• Testo interpellanza

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01207 [Riduzione delle spese superflue del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali]



I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, per sapere - premesso che:
la grave crisi economica degli ultimi anni ha reso necessario numerosi interventi legislativi di correzione dei conti pubblici che hanno inciso in maniera rilevante sulla spesa pubblica, riducendo pesantemente il bilancio del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali;
a seguito dei rilevanti tagli di bilancio dei ministeri è fondamentale dedicare una attenzione particolare alla gestione delle attività dei dicasteri anche utilizzando personale esperto e di notevole professionalità e managerialità;
notizie apparse di recente su organi di stampa hanno evidenziato una gestione della spesa del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali superficiale con l'impiego di personale che, a quanto risulta da fonti di stampa è spesso politicamente vicino al Ministro sia presso il Ministero sia presso gli enti vigilati e le società controllate;
in particolare sembrerebbe che, di recente sia stata modificata la natura giuridica delle società controllate inserendo la figura dell'amministratore delegato o altra figura con notevole aggravio di spese, in netta controtendenza con la situazione economica del Paese;
sembrerebbe, inoltre, che sia in corso nel dicastero uno spoil system molto incisivo che riguarda dirigenti di prima e seconda fascia e che ad avviso dell'interrogante rischia di compromettere l'azione amministrativa del Ministero creando strozzature e rendendone difficile la gestione;
le sostituzioni di una parte importante dei vertici dell'Amministrazione comporterà, necessariamente, spostamenti e nuove nomine, con il rischio di creare strozzature nella direzione di settori di particolare importanza, come quello della qualità;
la riforma del Ministero che prevede, tra l'altro, lo spostamento della direzione generale della pesca dal dipartimento delle politiche europee ed internazionali al dipartimento delle politiche competitive del mondo rurale della qualità, determinerà una situazione insostenibile ed ingovernabile senza apparenti benefici per al collettività -:
quali azioni il Ministro interrogato abbia intrapreso per ridurre le spese superflue, senza incidere negativamente sulle attività del Ministero delle politiche agricole ed in particolare su quelle di controllo svolte dal Corpo forestale dello Stato, dai Carabinieri dei NAC e dell'ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari;
quali disposizioni siano state impartite agli enti e società vigilate dal dicastero per migliorare l'efficienza delle proprie attività; e se corrisponda al vero che recentemente si è provveduto a modificare la natura giuridica delle società controllate inserendo la figura dell'amministratore delegato o altra figura per quanto risulta all'interrogante con notevole aggravio di spese in netta controtendenza con la situazione economica del Paese;
per gli enti vigilati quali criteri, oltre quelli specificamente previsti dalla legge, siano stati tenuti presenti nell'individuare professionalità di spicco e con particolare esperienza nella gestione di risorse e patrimoni pubblici con particolare riferimenti alle designazioni relative agli enti di ricerca vigilati dal Ministero;

quali siano i motivi che hanno determinato la sostituzione di alcuni dirigenti di seconda fascia di notevole esperienza tecnica, gestionale e amministrativa;
quali siano state le procedure applicate per la nomina del nuovo capo del dipartimento delle politiche competitive del mondo rurale della qualità e, in particolare, se siano state seguite le procedure che prevedono la comparazione dei curricula;
se corrisponda al vero la notizia che il capo del dipartimento dell'ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari è compreso tra coloro i quali saranno posti in pensionamento anticipato e come, in caso affermativo, intenda ricoprire quell'importante ruolo;
se non ritenga inopportuno che un consigliere giuridico del Ministro, già magistrato amministrativo, ricopra anche l'incarico di presidente dell'organismo indipendente di valutazione con evidente impropria commistione tra i tre ruoli ricoperti.
(2-01207)
«Oliverio, Zucchi, Marco Carra, Agostini, Brandolini, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino».