Testo interpellanza
Atto a cui si riferisce:
C.2/01196 [Vigilanza sulle «modalità di insegnamento della religione cattolica apostolica romana» in Emilia Romagna]
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:
in coincidenza con l'apertura dell'anno scolastico nelle varie regioni, si intendono sottoporre all'attenzione del Governo alcune anomalie verificatesi nel passato anno scolastico nella regione Emilia Romagna, per evitare il ripetersi delle medesime;
in particolare il sottoscritto fa riferimento innanzitutto alla necessità di difendere nelle scuole di ogni ordine e grado caratterizzate, soprattutto nelle realtà periferiche, ad esempio nella provincia di Bologna ed in altre, da processi di integrazione non sempre facili, la tradizione culturale cristiana nel curriculum disciplinare, evitando confusi «multiculturalismi» che pongono sullo stesso piano tradizioni diverse e tendono a delegittimare la tradizione culturale cristiana che ha permeato la nostra civiltà;
in secondo luogo si fa presente l'anomalia creatasi in alcune scuole del bolognese e delle altre province dell'Emilia Romagna di fissare l'insegnamento della religione cattolica nella prima o nell'ultima ora dell'orario scolastico, disincentivando cosi l'insegnamento del medesimo anche se l'interpellante riconosce l'intervento positivo della dirigenza scolastica regionale;
lo studente che a Bologna e nelle città dell'Emilia Romagna ha scelto volontariamente l'ora di religione ha il diritto di vedersi insegnata la materia alla quale ha indirizzato il suo consenso, stante la peculiarità della medesima e la necessità di rispettare la volontà della famiglia e degli studenti -:
se il Ministro intenda assicurare una estrema vigilanza sulle «modalità di insegnamento della religione cattolica apostolica romana» che non può essere confusa come vorrebbero alcuni dirigenti o collegi di docenti con storia delle religioni;
sulla base anche di precedenti atti ispettivi, se il Governo, attraverso i suoi organi periferici, intenda svolgere un'attenta opera di vigilanza sulla continua politicizzazione presente nelle scuole dell'Emilia Romagna, che non può essere confusa con la libertà di insegnamento del docente, libertà di insegnamento che non significa libertà di propaganda politica.
(2-01196) «Garagnani».