Testo interrogazione a risposta scritta
Atto a cui si riferisce:
S.4/05815 [Tassazione sui vini italiani decisa dal Governo Russo]
BIANCONI, ADRAGNA, CARRARA, BOLDI, BIANCHI, CURSI, SPEZIALI, BENEDETTI VALENTINI - Ai Ministri degli affari esteri, dello sviluppo economico e delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che:
secondo i dati ISTAT le esportazioni di vino italiano, nonostante la crisi, sono aumentate del 15 per cento nei primi cinque mesi dell'anno e il 2011 potrebbe segnare il superamento della soglia record di 4 miliardi di euro in valore per le esportazioni di vino italiano, se sarà mantenuto l'attuale trend di crescita;
tale aumento è il risultato di un incremento delle esportazioni pari al 12 per cento nei Paesi dell'Unione europea e del 21 per cento negli Stati Uniti, ma soprattutto della crescita dell'esportazione di vino italiano su un mercato emergente come quello russo, verso il quale la domanda del nostro vino registra un balzo del 44 per cento;
da quanto si apprende da fonti della Confagricoltura già dal mese di luglio il Governo russo avrebbe aumentato la tassazione sui vini italiani, con un'imposizione fiscale che è pari al doppio di quella prevista per i vini prodotti in Francia ed in Spagna;
tale tassazione comporta un incremento del prezzo finale dei vini per il consumatore russo di circa il 30 per cento, contro il 12 per cento di quelli francesi e spagnoli;
secondo quanto riportato in data odierna dal sito Wine News, inoltre, sarebbe a rischio il rinnovo delle licenze di importazione di molti player importanti del mercato da parte delle autorità russe,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di questo fenomeno che, se confermato, comporterebbe un'impasse che per molte aziende italiane significherebbe l'abbandono di un mercato, quello russo, con il conseguente azzeramento di un investimento consistente, frutto di un impegno che dura da anni e che ha permesso ai produttori italiani di esportare in Russia oltre un miliardo di litri di vino nel solo 2010, toccando un bacino di utenza di oltre 30 milioni di potenziali clienti con un consumo pro capite pari a 7 litri l'anno;
se a quanto risulta ai Ministri in indirizzo l'Istituto del Commercio Estero (ICE) sia anch'esso a conoscenza che vi sono ormai pesanti ritardi sul rinnovo a diversi produttori della licenza di importazione;
se possa essere reso noto l'elenco di questi produttori che operano sul mercato russo e quali misure il Governo intenda intraprendere per tutelare l'esportazione di un prodotto di punta del made in Italy.