• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/DOC.VIII,N ... [Proseguire nel processo di razionalizzazione e progressiva riduzione effettiva delle spese del Senato]



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/DOC.VIII,N.7-8/1 presentato da MAURIZIO GASPARRI
lunedì 1 agosto 2011, seduta n. 593

Il Senato,
esaminato il bilancio di previsione 2011 e il rendiconto 2010,
apprezzati i risultati conseguiti attraverso un impegno rigoroso di contenimento della spesa del Senato che si è concretizzato nei documenti di bilancio che i Senatori Questori hanno predisposto, d'intesa con il Presidente del Senato, e che il Consiglio di Presidenza ha deliberato all'unanimità;
considerato che ammontano a 120 milioni di euro i tagli alle spese del Senato nel periodo 2011-2014, cifra che comprende i 58,7 milioni di risparmio nel triennio 2011-2013, già decisi nei mesi scorsi, e i 61,3 milioni di euro derivanti dai più recenti interventi;
considerato che si è data applicazione alle misure previste dal decreto-legge n. 98/2011 e, in particolare, al «contributo di perequazione» del 5 e del 10 per cento sui vitalizi degli ex parlamentari e sulle pensioni dei dipendenti che superano, rispettivamente i 90 mila e i 150 mila euro e che già nel 2011 recherà nelle casse dello Stato 1,1 milioni di risparmi, che raggiungeranno 102,7 milioni nel 2012, 2,9 milioni nel 2013 e 3,2 milioni nel 2014;
considerato che, dopo i tagli alle retribuzioni più elevate, già in vigore dal gennaio 2011, il blocco dell'adeguamento dell'indennità e dei vitalizi dei senatori, nonché il prolungamento al 2014 del taglio delle competenze accessorie e una serie di ulteriori risparmi comporteranno una riduzione complessiva della spesa di circa 14 milioni di euro nel biennio 2013-2014;
considerato che ulteriori risparmi per 2 milioni di euro deriveranno dallo spostamento del magazzino generale, attualmente collocato nella sede del Trullo, e che tra gli altri interventi sono previsti: la «dematerializzazione» degli atti parlamentari, con un risparmio stimato in 1,2 milioni di euro; la dismissione dell'ex albergo Bologna, già formalmente comunicata alla proprietà, con un risparmio su base annua pari a 2,4 milioni di euro; i tagli sui contratti di utenza per circa 1 milione di euro;
considerato che il Senato risparmierà rispetto alla Camera circa 10 milioni di euro in quanto i dipendenti non riceveranno l'aumento del 3,2 per cento sulle retribuzioni riconosciuto nei giorni scorsi al personale di Montecitorio in cambio di nuove norme antiassenteismo, che a Palazzo Madama sono in vigore già da tempo e in forma più restrittiva;
considerato infine l'impegno assunto dai Senatori Questori di presentare al Consiglio di Presidenza proposte volte a completare il predetto pacchetto di misure con ulteriori mirati interventi,
esprime una valutazione positiva dei documenti di bilancio in esame ed impegna il Collegio dei Senatori Questori ed il Consiglio di Presidenza:
a mantenere invariata nel triennio la dotazione ordinaria (che, per il Senato, costituisce di gran lunga la principale entrata), in modo da assicurare al bilancio dello Stato un considerevole risparmio e delineare con rigore l'entità delle risorse destinate alla copertura del fabbisogno interno;
a valutare la possibilità di redigere un documento finanziario di accompagnamento del bilancio annuale che, traguardando un orizzonte temporale di legislatura, contenga una programmazione funzionale delle spese e degli interventi da effettuare;
ad apportare allo stesso strumento di bilancio quelle modifiche espositive che consentano una ancora maggiore trasparenza, anche attraverso informative più dettagliate delle singole poste, mettendo in adeguata evidenza le spese direttamente connesse al funzionamento dell'Istituzione e a rendere la documentazione ancor più facilmente consultabile all'interno dei siti internet del Senato;
a proseguire nel processo di razionalizzazione e progressiva riduzione effettiva delle spese, avendo riguardo a metodologie di computo diverse, laddove possibile, da quelle basate sulla mera spesa storica, e quindi operando, di volta in volta, in occasione delle singole scadenze contrattuali, una valutazione dell'effettività delle esigenze;
a prevedere, d'intesa con la Camera dei deputati, ulteriori interventi rispetto a quelli testé adottati, volti a dare autonoma attuazione ad altri indirizzi di contenimento della spesa, mirati in particolare a realizzare - contestualmente alla revisione dell'indennità parlamentare di cui all'articolo 1 del decreto legge n. 98/2011 - un riordino delle competenze accessorie ed una riforma della disciplina degli assegni vitalizi, nonché, ai sensi dell'articolo 4 del medesimo decreto, una limitazione nel tempo dei benefici che vengono riconosciuti ai Presidenti dopo la cessazione dalla carica, anche attraverso iniziative tra i Presidenti del Senato, della Camera dei Deputati e della Corte costituzionale;
a proseguire nel blocco del turn-over selettivo del personale, mirando ad una progressiva riduzione della consistenza numerica dell'organico, associata ad adeguati interventi di riorganizzazione funzionale della struttura e, ferma restando l'applicazione del metodo contributivo già vigente per il calcolo dei trattamenti pensionistici, a introdurre anche idonee forme contrattuali da applicare a nuove figure professionali più rispondenti alle mutate esigenze di funzionamento dell'Amministrazione;
a prevedere che, nell'ambito del predetto processo di riorganizzazione, vengano anzitutto perseguite, previa intesa tra le rispettive Presidenze, iniziative di progressiva integrazione di funzioni e strutture amministrative dei due rami del Parlamento, al fine di evitare duplicazioni e favorire sinergie e risparmi nelle aree di supporto documentale all'attività parlamentare, quali ad esempio i Servizi del Bilancio, Studi e Biblioteca;
a proseguire, infine, nel percorso di razionalizzazione della complessiva politica immobiliare, che si è avviato con la disdetta della locazione dell'ex hotel Bologna e del magazzino di via del Trullo, con un rilevante effetto di contenimento dei costi anche in questo settore.
(9/Doc.VIII,n.7-8/1)
GASPARRI, BRICOLO, QUAGLIARIELLO, TANCREDI