Testo interrogazione a risposta scritta
Atto a cui si riferisce:
C.4/12934 [Rilancio del complesso termale Pietro d'Abano del comune di Battaglia Terme]
DE POLI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la regione del Veneto (per la quota del 90 per cento ed il comune di Battaglia Terme (PD) (per la quota del 10 per cento), in attuazione di quanto previsto dall'articolo 5, comma 4, della legge 24 ottobre 2000, n. 323 (secondo le modalità di cui all'articolo 22 della legge 15 marzo 1997, n. 59), con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali n. 307649 del 21 marzo 2002, hanno acquisito dall'INPS la piena proprietà, a titolo gratuito, del complesso termale Pietro d'Abano del comune di Battaglia Terme (PD);
il trasferimento è stato attuato a seguito della approvazione di apposito piano di rilancio dello stabilimento termale, approvato e proposto, di concerto con il comune di Battaglia Terme, dalla giunta regionale con D.G.R. n. 322 del 16 febbraio 2001, D.G.R. n. 1213 del 17 maggio 2001 e D.G.R. n. 2963 del 3 ottobre 2003, nonché dal comune di Battaglia Terme con i propri relativi provvedimenti;
in attuazione a quanto sopra, le amministrazioni regionale e comunale, che avevano previsto la realizzazione delle opere attraverso l'istituto del project financing, hanno dapprima inserito nel programma triennale dei lavori pubblici tale intervento e successivamente provveduto a pubblicare, nelle forme previste dalla legge, il relativo avviso, al fine di consentire ai promotori di presentare la relativa proposta;
nonostante avessero manifestato il proprio interesse 9 società, nella scadenza prevista non è stata presentata alcuna proposta di piano di bilancio dello stabilimento termale in questione;
a seguito di ciò, la regione e il comune hanno avviato un'indagine esplorativa ed è emerso che la formulazione del piano di rilancio, così come concepita, è stata considerata non sufficientemente conveniente per i promotori tenuto conto anche della situazione di crisi in cui versa il settore del termalismo (come si evince dai rapporti ufficiali di organismi competenti);
tenuto conto delle proposte di rilancio termale contenute nel rapporto «Federterma» le amministrazioni interessate hanno deliberato di riformulare il piano di rilancio dello stabilimento termale, che, pur mantenendo il rispetto delle funzioni trasferite in materia di termalismo, tendesse all'incremento della percentuale di quelle attività rivolte al benessere, alla ricerca, alla formazione ed all'attività motoria, prevedendo altresì attività di tipo alberghiero-ricettizio, in modo da stimolare gli investitori a proporsi quali futuri promotori;
a tal fine la proposta di modifica del piano di rilancio è stata presentata al ministero dell'economia e delle finanze, invitando il competente organo statale a trasmettere le proprie considerazioni;
sono in molti a ritenere doveroso precisare che il complesso immobiliare in questione si trova in una situazione di progressivo degrado che ha comportato in questi anni l'adozione, da parte dell'amministrazione regionale, di due provvedimenti urgenti di ripristino del patrimonio che ha comportato ingenti spese;
dunque l'immobile attualmente è legato alla esclusiva destinazione termale, rappresentando un ostacolo alle iniziative messe in campo di project-financing e dialogo competitivo per eventuali prospettive progettuali di natura privata in collaborazione con la parte pubblica;
la regione veneto ad oggi grazie all'ostinazione e pressione dimostrata per addivenire ad una soluzione condivisa per la valorizzazione dello stabilimento termale «Pietro d'Abano» ha ottenuto una prima risposta in merito dal Ministero competente;
le amministrazioni competenti ritengono sia essenziale che la proposta venga esaminata e definita in tempi brevi -:
quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda assumere per dare la possibilità alle amministrazioni proprietarie dell'immobile di emettere un nuovo bando che preveda attività non solo incentrate sul termalismo ma anche legate al benessere, alla ricerca, alla formazione e all'attività motoria, prevedendo altresì attività di tipo alberghiero-ricettizio, al fine di rendere possibile lo sviluppo di nuove iniziative e proposte finanziarie necessarie per una progettazione intesa a valorizzare l'intero complesso immobiliare e di conseguenza a far crescere tutto il territorio.
(4-12934)