Testo mozione
Atto a cui si riferisce:
S.1/00454 [Proibire l'utilizzo dell'amalgama odontoiatrico a base di mercurioper le otturazioni dentali]
DIVINA, BOLDI, BODEGA, VACCARI, MONTI, CAGNIN, BRICOLO, MAZZATORTA, TORRI, VALLARDI, RIZZI, GARAVAGLIA Massimo, FILIPPI Alberto, MAURO, MARAVENTANO, VALLI, ADERENTI, PITTONI, MURA, STIFFONI, FRANCO Paolo, LEONI, CONTINI, FOSSON, PINZGER, PISTORIO, BONFRISCO, TOMASSINI, COLLI, MUGNAI, BIANCONI, ADRAGNA - Il Senato,
premesso che:
il 27 maggio 2011 il Consiglio d'Europa ha approvato una risoluzione volta a sollecitare i Governi europei affinché si limiti e si proibisca l'utilizzo dell'amalgama per le otturazioni dentali;
dietro questo invito si nasconde un problema annoso che riguarda un'emergenza sia ambientale che di salute pubblica;
questo materiale per otturazioni dentali, infatti, è composto da una miscela di metalli tenuta insieme da mercurio (che ne costituisce circa il 50 per cento). Nonostante il mercurio sia notoriamente la sostanza più inquinante e pericolosa per la salute dopo i composti radioattivi, viene ancora usato in odontoiatria, comportando gravi rischi per i portatori di queste otturazioni, per il personale sanitario che lo usa e per l'ambiente stesso;
il mercurio costituisce un problema così grave che il Programma ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) sta portando avanti dal 2010 dei negoziati per raggiungere un trattato vincolante sul suo utilizzo entro il 2013;
secondo alcuni studi scientifici l'amalgama sarebbe associata a patologie neurologiche, renali, metaboliche, autoimmunitarie e cronico-degenerative tra cui la sclerosi multipla, l'Alzheimer, l'autismo, trasmesso da madre (portatrice di amalgama) a figlio e molte altre. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (2005) alcuni studi dimostrano che non esistono limiti di sicurezza sotto ai quali non vi sono effetti negativi del mercurio;
nonostante questo, in alcune parti d'Italia l'amalgama viene ancora usato in odontoiatria;
pur rilevando che non esistono rischi scientificamente apprezzabili per i portatori di ottuarazioni in amalgama e per gli operatori sanitari, se non in fase di rimozione, la ricerca ha dimostrato che il mercurio odontoiatrico rappresenta una fonte di inquinamento perché contamina: le acque, attraverso gli scarichi degli studi dentistici ed attraverso l'espulsione dei liquidi organici dei portatori di amalgama; l'aria, attraverso i vapori rilasciati dalle cremazioni dei portatori; il terreno, a seguito della sepoltura dei portatori;
sebbene l'Italia sia tra i Paesi che già limitano l'uso dell'amalgama, vietandola per esempio nelle donne in gravidanza o che allattano, in applicazione del principio di precauzione è opportuno che il nostro Paese promuova ai negoziati dell'UNEP (il prossimo appuntamento sarà a Nairobi il 31 ottobre - 4 novembre 2011) l'inserimento del mercurio odontoiatrico nella lista "Annex C", come hanno già proposto altri Paesi (Norvegia, Svezia, Finlandia, USA),
impegna il Governo:
a promuovere al più presto, per le motivazioni esposte, la messa al bando dell'amalgama odontoiatrico a base di mercurio;
promuovere ai negoziati dell'UNEP l'inserimento del mercurio odontoiatrico nella lista "Annex C", come da precedente proposta avanzata dai Paesi scandinavi e Stati Uniti.