Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
C.4/08941 [Divieto di installazione della targa commemorativa degli immigrati uccisi a Castel Volturno]
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata lunedì 18 luglio 2011
nell'allegato B della seduta n. 503
All'Interrogazione 4-08941 presentata da
MAURIZIO TURCO
Risposta. - La situazione del comune di Castel Volturno è seguita dal Ministero dell'interno, nei limiti consentiti dal rispetto dell'autonomia degli enti locali, sulla base di accertamenti disposti dalla Prefettura di Caserta.
Con riferimento al rifiuto del sindaco di Castel Volturno di installare un monumento commemorativo sul luogo «strage di Castel Volturno», avvenuta il 19 settembre 2008, confermo il fatto che lo stesso sindaco ha rappresentato a Padre Antonio Bonato, delegato al «deposito comunicazione Rete Antirazzista» e al prefetto di Caserta di ritenere intempestiva ed inopportuna la deposizione del scultura commemorativa, non essendo stati ancora del tutto chiariti i moventi della strage.
Lo stesso sindaco si è fatto portavoce, più volte, attraverso i locali organi di stampa, del generale malcontento dei cittadini di quel comune nei confronti della massiccia presenza di immigrati e del consolidarsi, sul litorale domitiano, della criminalità organizzata straniera.
Pur in assenza di episodi di razzismo e intolleranza, è indubbio che l'elevato numero di immigrati crea problemi di integrazione nel tessuto sociale.
Nell'intera provincia di Caserta risultano regolarmente soggiornanti circa 19 mila stranieri. Tuttavia sul territorio si riscontra anche una cospicua presenza di immigrati clandestini o irregolari.
La maggior parte degli irregolari è di nazionalità africana (nigeriani, senegalesi e ghanesi), dedita principalmente al lavoro stagionale nei campi e alla vendita ambulante. I cittadini dell'Est europeo, invece, sono impiegati nell'assistenza familiare e nel settore edilizio e gli stranieri provenienti dal continente asiatico prestano prevalentemente servizio nelle aziende agricole.
Gli immigrati tendono a stabilirsi nelle zone di provincia ove è alta la presenza di connazionali, spesso titolari di regolari contratti di locazione in grado di ospitarli.
In particolare, le persone provenienti dal continente africano prediligono Castel Volturno e le zone limitrofe del litorale domizio, anche in virtù delle possibili sistemazioni alloggiative che gli stessi trovano in abitazioni abbandonate o inutilizzate dai proprietari, in prevalenza nelle località situate sulla riva destra del fiume Volturno.
Di recente il comune di Castel Volturno ha avviato la realizzazione di opere di bonifica e di riqualificazione del territorio, quali la costruzione di strade e il rifacimento di una parte dell'impianto di illuminazione. Tali interventi hanno indotto alcuni privati a realizzare strutture ricettive e ricreative dirette al rilancio socio-economico ed occupazionale dell'area.
Le recenti modifiche alla normativa sull'immigrazione hanno consentito l'immediata espulsione di clandestini e la regolarizzazione di stranieri privi di permesso di soggiorno, facendo registrare un sensibile incremento di stranieri regolari residenti nel comune di Castel Volturno: a fronte di una popolazione di 24.135 abitanti, gli stranieri censiti sono 2.890, di cui 554 comunitari regolarmente soggiornanti. I dati forniti dall'Arma dei Carabinieri stimano in circa 10 mila gli immigrati irregolari presenti nell'area.
Significativa è stata l'attività delle Forze dell'ordine nel corso del 2010: solo sul territorio in questione, sono state accompagnate per l'identificazione 689 persone e 24 sono state espulse; 117 sono stati gli indagati in stato di libertà per reati vari, 13 gli arrestati in esecuzione di provvedimenti dell'A.G. e 16 gli arrestati in flagranza di reato.
Più in generale, nell'ambito della provincia, non si rileva la presenza di insediamenti abusivi di lavoratori stranieri a rischio di degrado socio-ambientale, anche se si registra la presenza di gruppi di immigrati la cui consistenza numerica varia in relazione alla disponibilità del lavoro stagionale.
Si assicura, comunque, che le inevitabili criticità collegate al fenomeno immigratorio, soprattutto a seguito della strage di Castel Volturno sono oggetto di un costante monitoraggio e periodicamente portate all'attenzione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Michelino Davico.