• Testo interrogazione a risposta scritta

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12672 [Rideterminare il regime della continuità territoriale aerea per la regione Sardegna]



CALVISI, FADDA, MARROCU, MELIS, ARTURO MARIO LUIGI PARISI, PES e SCHIRRU. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
con proprio decreto del 15 febbraio 2011, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha revocato i suoi precedenti provvedimenti (decreti 14 gennaio 2011, numeri 11, 12 e 13) con i quali imponeva una nuova disciplina degli oneri di servizio pubblico sui collegamenti aerei da e per gli scali della regione Sardegna, che sarebbe dovuta entrare in vigore il 27 marzo 2011; con il medesimo atto si prorogava il precedente regime di continuità territoriale, in vigore dalla primavera del 2008;
nelle motivazioni della revoca del provvedimento, il Ministro richiamava una formale richiesta in tal senso del presidente della regione Sardegna, al fine di «riesaminare i contenuti» dei decreti; richiesta in apparenza bizzarra, posto che i contenuti dei decreti sulla continuità territoriale aerea furono definiti, ai sensi dell'articolo 36 della legge 17 maggio 1999, n. 144, e del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio 24 settembre 2008, n. 1008, da una conferenza di servizi indetta e presieduta, su delega del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, dal presidente della regione autonoma della Sardegna; la conferenza di servizio si svolse, in quattro distinte sedute, tra i mesi di marzo e giugno del 2010;
in realtà, quelli che appaiono come il «pentimento» della regione Sardegna e la pedissequa adesione del Ministro trovano causa nel fatto che il modello di continuità territoriale concordato non teneva conto di atti di indirizzo parlamentari e del consiglio regionale della Sardegna, che impegnavano gli Esecutivi a non prevedere più distinzioni tariffarie tra residenti in Sardegna e non residenti;
il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il 14 febbraio 2011, ha nuovamente conferito al presidente della regione autonoma della Sardegna la delega ad indire e presiedere una nuova conferenza di servizi al fine di rideterminare il regime della continuità territoriale -:
se nei cinque mesi trascorsi dalla revoca dei decreti sulla continuità territoriale aerea si siano tenute sedute della conferenza di servizi Ministero/regione Sardegna e a quali determinazioni sia eventualmente pervenuta;
nel caso in cui la conferenza non fosse stata convocata, ovvero non fosse pervenuta ad intese o a risultati, se il

Ministro abbia sollecitato, ed in quali forme, la sua indizione o, comunque, l'assunzione di una decisione;
quale sia l'entità delle compensazioni sino ad ora erogate da Stato e regione ai vettori aerei impegnati nelle linee operanti da e per la Sardegna nel periodo precedente a quello oggetto dei decreti ministeriali pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 27 gennaio 2010;
se, circa l'opzione della tariffa unica onerata agevolata, senza più distinzioni tra passeggeri residenti o non residenti, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - anche al di fuori della conferenza dei servizi - abbia valutato l'entità delle risorse necessarie a coprire le compensazioni a favore dei vettori aerei.
(4-12672)