Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
C.4/11057 [Vendita nelle aste di alcuni arredi della reggia di Caserta]
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata martedì 28 giugno 2011
nell'allegato B della seduta n. 492
All'Interrogazione 4-11057 presentata da
STEFANO GRAZIANO
Risposta. - Si fa riferimento all'interrogazione in esame, relativa ad alcune dichiarazioni contenute in lanci di agenzie e di stampa locale riguardanti la presunta vendita di arredi e oggetti d'arte appartenenti alla Real Fabbrica Ferdinandea.
Al riguardo è opportuno precisare che la notizia, diffusa da Ansa, riportava la dichiarazione-denuncia di un presunto collezionista o cultore di storia che, avendo acquistato vecchi cataloghi di vendite di note case d'asta, in cui sarebbero stati presentati oggetti di produzione della Real Fabbrica Ferdinandea di Capodimonte, avrebbe dedotto che tali oggetti sarebbero stati «destinati» alla Reggia di Caserta.
Il presunto conoscitore, in realtà, non ha in alcuna sede dichiarato che tali oggetti provenivano dalla Reggia di Caserta per via di sottrazione dolosa bensì, proseguendo nelle sue affermazioni, lamentava che la residenza reale di Portici, dismessa nel secolo scorso ed attualmente adibita a sede universitaria, fosse stata privata degli arredi, definendo ciò uno scempio.
La soprintendenza di Caserta, la sera stessa del lancio di agenzia, ha diramato un comunicato stampa nel quale dichiarava che non si erano più verificate sottrazioni dal Palazzo Reale di Caserta dagli anni ottanta del novecento, epoca nella quale avvenne il furto di svariati elementi presepiali.
A seguito di tale immediata nota ufficiale di smentita da parte della soprintendenza, solo pochi giornali, che non si erano premurati di verificare l'attendibilità della fonte, hanno dato spazio alla notizia del presunto conoscitore, in seguito rivelatosi essere un cardiologo con nessuna competenza in materia.
Può quindi assicurarsi che la competente soprintendenza assicurerà ogni costante e assidua cura e vigilanza per garantire idonei livelli di tutela dei beni protetti.
Il Ministro per i beni e le attività culturali: Giancarlo Galan.