• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/04357-A/080 [Imposizione del pagamento del pedaggio sulle autostrade siciliane]



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/4357-A/80 presentato da ALESSANDRA SIRAGUSA testo di martedì 21 giugno 2011, seduta n.489

La Camera,
premesso che:
il comma 19, dell'articolo 4 del disegno di legge in esame prevede che, a decorrere dal bilancio relativo al 2010, i contributi in conto capitale autorizzati in favore di ANAS S.p.A. ai sensi dell'articolo 7 del decreto-legge n. 138 del 2002, ad eccezione di quelli già trasformati in capitale sociale, possano essere considerati quali contributi in conto impianti, secondo la disciplina di cui all'articolo 1, comma 1026, della legge n. 296 del 2006 (finanziaria 2007). Tali contributi sono, pertanto, finalizzati alla realizzazione di investimenti;
ripetutamente, nel recente passato, il Governo è intervenuto per far fronte agli ingenti costi di investimento e di manutenzione straordinaria e di gestione delle autostrade e dei raccordi autostradali dell'ANAS; in particolare con l'articolo 15 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, modificato dall'articolo 1, comma 4, del decreto-legge n. 125 del 2010, convertito dalla legge n. 163 del 2010, si prevede l'applicazione di un pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta di ANAS S.p.A. a far data dal 1o maggio 2011, previa adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che dovrà definire le tratte ed i raccordi autostradali in gestione diretta ANAS da pedaggiare;
per la Sicilia, le tratte ed i raccordi autostradali individuati con l'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 giugno 2010 - successivamente sospeso nei suoi effetti dalle decisioni del giudice amministrativo - sono: A18 diramazione di Catania e RA 15 tangenziale ovest di Catania; A19 Palermo-Catania;
le maggiorazioni tariffarie applicate nella fase transitoria, a partire dal 1o luglio 2010 , sono state sospese dai ricorsi al giudice amministrativo, avverso il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 giugno del 2010 , di attuazione del decreto-legge n. 78;
il 1o settembre 2010, la pronuncia di secondo grado del Consiglio di Stato (quarta sezione) ha confermato la sentenza del tribunale amministrativo regionale di sospensione degli aumenti dei pedaggi;
il provvedimento di maggiorazione tariffaria ha continuato, quindi, ad essere pienamente operativo presso le stazioni di esazione delle autostrade (autostrade a pedaggio assentite in concessione che si interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta ANAS) in collegamenti stradali e autostradali di rilevanza strategica nel Nord, nel Centro e nel Sud del Paese fino al 4 agosto 2010 , data in cui l'ANAS ha disposto la sospensione della maggiorazione tariffaria presso tutte le società concessionarie;
il decreto-legge 5 agosto 2010, n. 125, con l'articolo 1, comma 4, ha anticipato dal 31 dicembre al 30 aprile 2011 il termine della fase transitoria e quindi la data entro quale l'ANAS dovrà provvedere ad applicare il pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta;
sulla Gazzetta Ufficiale del 13 settembre 2010 , n. 106, 5a serie speciale - contratti pubblici, la direzione generale dell'ANAS S.p.A. ha pubblicato il bando di gara per la fornitura e messa in opera di un sistema di pedaggiamento senza barriere sulle autostrade ed i raccordi autostradali ANAS, e correlati servizi di manutenzione, gestione operativa del sistema di esazione e riscossione dei pedaggi;
tale bando di gara contiene nella sezione II l'elenco delle autostrade e dei raccordi autostradali ANAS in cui verranno installati i nuovi sistemi di pedaggiamento senza attendere l'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'articolo 15, comma 1, del decreto-legge n. 78 del 2010;
l'ANAS S.p.A. ha quindi individuato in maniera autonoma le tratte da sottoporre a pedaggiamento senza attendere le decisioni di merito del Governo, unico soggetto autorizzato per legge a stabilire i criteri e le modalità per l'applicazione del pedaggio sulle autostrade e sui raccordi autostradali in gestione diretta di ANAS S.p.A., nonché l'elenco delle tratte da sottoporre a pedaggio;
nel bando di gara del 13 settembre 2010 ANAS S.p.A. non si è limitata ad autorizzare le operazioni di pedaggiamento per le tratte già a suo tempo individuate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 giugno 2010, ma ne ha inserite di nuove sia autostradali sia di raccordo;
i raccordi e le tratte autostradali individuate da ANAS per essere pedaggiate sono, al contrario di quanto auspicato dal Parlamento, cresciute di un terzo, tutte situate al Sud;
per la Sicilia vengono individuate: A29 Palermo-Mazara del Vallo; A29 DIR Alcamo-Trapani; A29 DIR/A diramazione per Birgi; A29 RACC Diramazione per Punta Raisi; A29 RACC BIS Raccordo per Via Belgio;
l'imposizione dei pedaggi sulle autostrade siciliane va a colpire cittadini già penalizzati da un sistema di trasporto stradale e ferroviario obsoleto o addirittura inesistente e costretti ad utilizzare mezzi privati per gli spostamenti. Si pensi, ad esempio, a coloro i quali hanno acquistato una casa nell'hinterland delle città e si devono spostare per lavoro;
tale individuazione è pertanto da considerarsi assolutamente ingiustificata, sbagliata e priva di ogni fondamento;
è altresì particolarmente grave che il Governo abbia deciso di affidare il finanziamento dell'ANAS agli introiti dei nuovi pedaggi, quando dovere primario dello Stato dovrebbe essere quello di finanziare le attività dell'ANAS, soprattutto quelle di manutenzione, con le spese stabili, ordinarie e permanenti nel bilancio statale, anno dopo anno,

impegna il Governo

a prevedere l'esclusione dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di prossima adozione - e dalla conseguente introduzione del pedaggio - delle tratte individuate per la Sicilia.
9/4357-A/80.Siragusa.