• Testo interrogazione a risposta scritta

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Atto a cui si riferisce:
C.4/12306 [Interventi edilizi impropri deliberati dal comune di Capaccio-Paestum]
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Testo della risposta scritta



SCILIPOTI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
come si apprende dalla stampa e dalla documentazione redatta dall'associazione Li.P.A. (Liberi professionisti associati) con sede in Capaccio-Paestum, trasmessa all'autorità di Vigilanza - Roma, direzione generale beni culturali - Napoli, Presidente Giunta regionale - Napoli, Procura Regionale della Corte dei Conti - Napoli, osservatorio nazionale del partenariato pubblico privato, osservatorio regionale lavori pubblici, procuratore generale procura della Repubblica di Salerno, soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici di Salerno ed Avellino - Salerno, ordine degli ingegneri di Salerno, ordine degli architetti di Salerno, segreterie provinciali associazioni ambientaliste e redazioni testate giornalistiche, il comune di Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno, avrebbe posto in essere, con propri atti deliberativi, alcune iniziative per l'attuazione di interventi edilizi;
secondo quanto denuncia l'associazione Li.P.A., le scelte della giunta comunale di Capaccio-Paestum, effettuate con l'approvazione del piano casa sarebbero in contraddizione con il disposto della legge regionale n. 19 del 28 dicembre 2009 sia nel merito interpretativo della cosiddetta area degradata prescelta che per il fatto di avere utilizzato un'area compresa in comparto di edilizia economica e popolare destinata alla realizzazione di standard in quanto da tempo parzialmente edificata;
altrettanto impropri sarebbero i due interventi previsti con il cosiddetto «progetto di finanza», che consentirebbero la produzione di edilizia privata quale ristoro dell'investimento prodotto da soggetti attuatori privati per la realizzazione, da una parte di una biblioteca e centro culturale, dall'altra di un parcheggio comunale a Capaccio capoluogo;
più in particolare l'Associazione Li.P.A., in merito agli atti relativi agli interventi programmati in riferimento al disposto della L.R.C. n. 16/09 (Piano Casa della Regione Campania) denuncia a) la presunta falsa definizione di area degradata degli ambiti individuati; b) la definizione degli ambiti che sarebbe avvenuta all'interno dei perimetro dell'area di edilizia economica e popolare individuata dal vigente PRG, la cui area era da sempre destinata agli standard relativamente ad insediamenti residenziali che pur essendo da tempo completati sono ancora in attesa delle scuole, strade, parcheggi ed altro previsto dalla normativa tutt'ora vigente; c) la scelta del soggetto attuatore da parte dell'ente comunale avvenuta in assenza di specifica gara ad evidenza pubblica trattandosi di interventi di edilizia residenziale sociale mista ad edilizia residenziale privata;
ed in merito al «Progetto di Finanza», la stessa Associazione denuncia:
a) in quanto alla finanza di progetto ovvero permuta giardini pubblici Capaccio capoluogo sembrerebbe essere stato deliberato di concedere al soggetto attuatore privato di realizzare circa quarantotto villette a ristoro dei costi da sostenere per l'esecuzione delle opere di interesse pubblico in regime di finanza di progetto ovvero di permuta, sulla base di azioni amministrative che sembrerebbero non essere coerenti con la normativa vigente, men che meno nel rispetto dell'articolo 155 del decreto legislativo n. 163 del 2006, in area con diversa destinazione urbanistica secondo il vigente PRG comunale;
b) in quanto al Progetto di Finanza ai sensi dell'articolo 155, comma 1, lettera a), decreto legislativo n. 163 del 2006 per la realizzazione della Biblioteca comunale e del Museo di Capaccio-Paestum sembrerebbe essere stato deliberato di concedere al soggetto attuatore privato di realizzare circa quarantotto alloggi a ristoro dei costi da sostenere per la esecuzione delle opere di interesse pubblico in regime di finanza di progetto, sulla base di azioni amministrative che sembrerebbero non essere

supportate da alcuna normativa vigente, men che meno nel rispetto dell'articolo 155 del decreto legislativo n. 163 del 2006, in area che parzialmente è compresa nel comparto di edilizia economica e popolare individuato dal vigente PRG e in assenza di destinazione urbanistica compatibile;
tutti gli interventi in questione sono stati proposti in aree assoggettate a specifico vincolo come da decreto ministeriale del 7 giugno 1967 da parte dell'allora Ministro della pubblica istruzione di concerto con il Ministro per la marina mercantile «Dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona del comune di Capaccio (Salerno), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 giugno 1967, oltre che dal decreto legislativo n. 42 del 2004;
una prima ipotesi di progetto per la realizzazione di alcune palazzine in area di edilizia economica e popolare, destinata alla realizzazione degli standard per precedenti interventi edilizi, aveva registrato il parere sfavorevole della Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici di Salerno e Avellino, in questo caso il privato proponente ha riformulato la proposta che attualmente è in attesa dei pareri -:
se non si ritenga opportuno, per quanto di competenza, accertare i fatti esposti in premessa al fine di individuare se la realizzazione delle opere citate sia tale da non compromettere il vincolo esistente;
nel caso fosse confermata la compromissione del vincolo come si intenda agire per impedire che quanto previsto dal decreto ministeriale del 7 giugno 1967 sia disattesa.
(4-12306)