Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
C.4/10888 [Tutela del pomodoro pachino]
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata martedì 31 maggio 2011
nell'allegato B della seduta n. 480
All'Interrogazione 4-10888 presentata da
PIPPO GIANNI
Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, concernente presunte infiltrazioni mafiose tra i produttori di pomodori di Pachino, ritengo intollerabile e inaccettabile l'utilizzo di trasmissioni televisive per lanciare campagne di boicottaggio al consumo di pomodori provenienti dal suddetto territorio.
Simili iniziative, che gettano discredito su un'area produttiva così prestigiosa dal punto di vista della qualità dei prodotti, possono solo arrecare danno alla nostra agricoltura.
Ciò premesso, lasciando alle istituzioni competenti il contrasto alla criminalità organizzata, non posso che sottolineare con forza come l'Amministrazione che rappresento sostenga con tutti i mezzi a disposizione il pomodoro di Pachino e gli altri prodotti Dop e Igp, schierandosi sempre in prima linea per promuovere e valorizzare il ricco patrimonio della nostra agricoltura.
Il pomodoro di Pachino, in particolare, rappresenta un prodotto di eccellenza del patrimonio agroalimentare italiano e, come tale, è stato tutelato mediante l'iscrizione nel registro delle indicazioni geografiche protette che comporta, per i produttori che intendono utilizzare la denominazione «Pomodoro di Pachino», di assoggettarsi ad un sistema di controllo (attualmente gestito dall'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia «A. Mirri»), non solo a tutela della denominazione ma anche per agevolare l'attività di contrasto alle eventuali contraffazioni.
Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali: Francesco Saverio Romano.