Testo DDL 2558
Atto a cui si riferisce:
S.2558 Modifiche ed integrazioni alla legge 20 luglio 2000, n. 211, recante "Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"
Legislatura 16º - Disegno di legge N. 2558
Senato della Repubblica |
XVI LEGISLATURA
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N. 2558
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DISEGNO DI LEGGE d’iniziativa dei senatori MARCENARO, AMATI, BAIO, CARDIELLO, COLOMBO, CONTINI, DELLA SETA, DI GIACOMO, DI GIOVAN PAOLO, DIGILIO, FLERES, GALLO, Mariapia GARAVAGLIA, LIVI BACCI, MONGIELLO, MUGNAI, PARDI, PERDUCA e PORETTI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 15 FEBBRAIO 2011 Modifiche alla legge 20 luglio 2000, n. 211, in materia di estensione
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Onorevoli Senatori. – Porrajmos è il termine con cui i rom e i sinti indicano il genocidio subito durante la Seconda Guerra mondiale ad opera della Germania nazista. Porrajmos (o Porajmos, Poraijmos), in lingua romanés, vuole dire «divoramento», «devastazione». Uno sterminio che al pari di quello degli ebrei fu condotto con scientificità e meticolosità in tutti i paesi occupati dai nazisti. Alla base vi era la considerazione che i rom fossero una razza inferiore. Le deportazione in massa nei campi di concentramento e sterminio iniziarono nel maggio del 1940 con un primo rastrellamento di oltre 2800 rom e proseguirono fino al 1944.
Mancano dati certi riguardo al numero delle vittime, ma le stime fornite da studiosi quali Ian Hancock, direttore del programma di studi Rom presso l’Università del Texas ad Austin, e Sybil Milton, storico dell’Holocaust Memorial Museum, suggeriscono una cifra che oscilla tra le 500.000 ed il milione e mezzo di vittime.
La persecuzione dei rom e dei sinti è avvenuta anche in Italia ad opera del regime fascista. I dati storici raccolti sono scarsi tanto da non permettere ancora di stabilire con certezza come e in che misura queste persone siano state perseguitate in Italia. Rom e Sinti furono imprigionati nei campi di concentramento di Agnone (convento di San Berardino), Berra, Bojano (capannoni di un tabacchificio dismesso), Bolzano, Ferramonti, Tossicìa, Vinchiaturo, Perdasdefogu e nelle Tremiti. Si trattava di rom e sinti italiani così come appartenenti ad altre nazionalità, in particolare rom slavi, fuggiti in Italia a seguito delle persecuzioni in patria.
Quello dei rom e dei sinti è uno sterminio dimenticato. Riteniamo sia giunto il momento di compiere un atto di riparazione che restituisca verità storica e dignità a queste vittime dell’olocausto. Per questo proponiamo una modifica alla legge 20 luglio 2000, n. 211, che istituisce il Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, introducendo nel titolo e nell’articolato una menzione specifica al Porrajmos.
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
1. Alla legge 20 luglio 2000, n. 211, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) nel titolo, dopo le parole: «popolo ebraico» sono inserite le seguenti: «, dei rom, dei sinti»;
b) all’articolo 1, dopo le parole: «la Shoa (sterminio del popolo ebraico),» sono inserite le seguenti: «il Porrajmos (sterminio dei rom e dei sinti),»;
c) all’articolo 2, dopo le parole: «al popolo ebraico» sono inserire le seguenti: «, ai rom, ai sinti».
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