Testo interrogazione a risposta orale
Atto a cui si riferisce:
S.3/02003 [Garantire il rispetto delle disposizioni della risoluzione Onu n. 1973]
PINOTTI, TONINI, SCANU, PEGORER, AMATI, CABRAS, CRISAFULLI, FOLLINI, DEL VECCHIO, GASBARRI, LIVI BACCI, MARCENARO, MARINARO, MARINI, MICHELONI, NEGRI, ZAVOLI, CASSON - Ai Ministri degli affari esteri e della difesa - Premesso che:
la risoluzione n. 1973 approvata dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU il 17 marzo 2011 stabilisce con nettezza gli obiettivi dell'intervento della coalizione internazionale in Libia: "l'immediata adozione di un cessate il fuoco e la completa cessazione di ogni violenza e di qualsiasi attacco o abuso a danno dei civili; l'esigenza di intensificare gli sforzi per addivenire ad una soluzione della crisi che risponda alle legittime richieste del popolo libico e prende atto delle decisioni del Segretario Generale di mandare il suo inviato speciale in Libia, nonché del Consiglio di Pace e Sicurezza dell'Unione Africana di inviare il suo Alto Comitato ad hoc in Libia, allo scopo di facilitare il dialogo per approdare alle riforme politiche necessarie per trovare una soluzione pacifica e sostenibile; (...) che le autorità libiche ottemperino ai loro obblighi in base al diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale e la normativa sui diritti umani e sui profughi, e prendano tutti i provvedimenti necessari per proteggere i civili e soddisfare i loro bisogni essenziali, nonché per assicurare il passaggio rapido e senza ostacoli dell'assistenza umanitaria";
al fine di proteggere i civili, in particolare, la risoluzione ONU "Autorizza gli Stati Membri che ne abbiano informato il Segretario Generale, che agiscano su iniziativa nazionale o attraverso organizzazioni o accordi regionali, operando in collaborazione con il Segretario Generale, a prendere tutte le misure necessarie, anche senza tener conto del paragrafo 9 della risoluzione 1970 (2011), per proteggere i civili e le aree a popolazione civile minacciate di attacco nella Jamahiriya Araba in Libia, compresa Bengasi, escludendo l'ingresso di una forza di occupazione straniera in qualsiasi forma e qualsiasi parte de territorio libico, e richiede agli Stati Membri interessati di informare immediatamente il Segretario Generale sulle misure che prendono in base all'autorizzazione conferita con questo paragrafo, le quali saranno immediatamente comunicate al Consiglio di Sicurezza";
il Parlamento italiano ha approvato il 23 marzo nell'Aula del Senato una risoluzione che impegna il Governo a dare attuazione alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU;
più specificatamente, la risoluzione impegna il Governo "ad adottare ogni iniziativa per assicurare la protezione delle popolazioni della regione, nello scrupoloso rispetto della risoluzione n. 1973 e delle relative prescrizioni";
nella mattinata del 24 marzo, agenzie di stampa riportano notizie di raid aerei della coalizione che avrebbero colpito, tra l'altro, nelle zone di Tajura a Tripoli, non solo obiettivi militari ma anche civili;
il portavoce della joint task force dell'operazione "Odyssey Dawn", tenente Jim Hoeft, ha dichiarato che "non è verosimile che i civili siano stati coinvolti in alcun raid la notte scorsa",
si chiede di sapere:
se risponda al vero che forze della coalizione abbiano colpito con raid aerei obiettivi civili;
nel caso, che cosa il Governo intenda fare perché le disposizioni della risoluzione n. 1973 vengano rigorosamente rispettate.