• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/04804 [Regolarità del processo per la morte di Omar Venturelli in Cile a carico di Alfonso Podlech Michaud ]



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04804 presentata da FELICE CASSON
martedì 22 marzo 2011, seduta n.523

CASSON - Ai Ministri della giustizia e degli affari esteri - Premesso che:

nel settembre 1973, subito dopo il golpe di Augusto Pinochet in Cile, fu arrestato e recluso nel carcere di Temuco Omar Roberto Venturelli, un sacerdote di origine italiana molto impegnato nelle lotte sociali a difesa degli indios senza terra, che si era volontariamente costituito alle autorità cilene su consiglio del padre, nato in provincia di Modena, sicuro dell'innocenza del figlio;

nell'ottobre dello stesso anno, l'allora procuratore militare cileno Alfonso Podlech Michaud firmò un "ordine di rilascio" di Omar Venturelli, che nel tragico clima della persecuzione politica equivaleva al via libera all'esecuzione del sacerdote;

una testimonianza relativa a quella vicenda conferma la consapevolezza dello stesso Omar Venturelli della sua imminente fine, annunciata dall'ordine di rilascio, e che in effetti seguì nel giro di pochi giorni nella consueta forma della "désaparicion";

Alfonso Podlech Michaud, divenuto intanto un noto avvocato del foro cileno, è stato arrestato in Spagna nel luglio 2008 con l'accusa di omicidio plurimo aggravato e sequestro di persona, e successivamente estradato in Italia su richiesta dei giudici italiani per essere processato per la morte di Omar Venturelli;

il processo a Roma di fronte alla prima Corte d'assise ha avuto uno sviluppo normale, tanto che per il 5 aprile 2011 è stata fissata la requisitoria del pubblico ministero e che per la fine dello stesso mese è attesa la sentenza;

negli scorsi giorni, il Tribunale del riesame, disattendendo l'orientamento contrario dei giudici, ha disposto la libertà provvisoria per l'avvocato Podlech con la motivazione che non sussisterebbe il pericolo di fuga;

questo atto è stato assunto in coincidenza con la visita in Italia del nuovo Presidente cileno Sebastian Pinera, e in seguito al fatto che uno stretto parente dello stesso, all'epoca dei fatti vescovo di Temuco, all'età di 95 anni si è mosso dal suo Paese per venire a testimoniare in Italia in favore dell'avvocato Podlech;

Alfonso Podlech Michaud è stato arrestato alle tre di notte del 17 marzo 2011 presso un albergo romano e portato a Regina Coeli a causa di un pericolo di fuga imminente, su ordine, a quanto pare, della stessa Corte d'assise;

è stato dimostrato che il pericolo di fuga sussisteva, e che se si fosse concretizzato avrebbe vanificato l'accertamento della verità, attesa da oltre 35 anni, e la possibilità di eseguire un'eventuale condanna,

si chiede di sapere:

se il Ministro della giustizia non intenda verificare, per gli assetti di propria competenza, la regolarità degli atti compiuti dal Tribunale del riesame nel disporre la libertà provvisoria dell'imputato, dopo che dagli stessi giudici erano state formalmente manifestate ripetute e coerenti affermazioni in senso contrario;

se il Ministro degli affari esteri non intenda rappresentare alle autorità cilene l'esigenza di un'attiva collaborazione per fare in modo che l'imputato non sfugga alla valutazione di un tribunale italiano e non si vanifichi l'attesa di verità e giustizia che perdura da decenni sulle vicende relative alla persecuzione degli oppositori politici da parte dei golpisti cileni.

(4-04804)