Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/04799 [Fronteggiare l'"emergenza sbarchi"]
LEGGI ANCHE IL TESTO DELLA RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE
Testo della risposta scritta
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-04799 presentata da MARCO PERDUCA
martedì 22 marzo 2011, seduta n.523
PERDUCA, PORETTI - Ai Ministri dell'interno e degli affari esteri - Considerato che:
il 16 marzo 2010 il ministro Maroni ha dichiarato nel corso dello svolgimento di interrogazioni a risposta immediata alla Camera dei deputati che era stato raggiunta la quota di 11.285 di immigrati tunisini fuggiti dal Nord Africa e sbarcati sulle coste italiane ritenendola una cifra enorme, considerando che in tutto il 2010 sono giunti in Italia 4.406 clandestini, grazie all'accordo fatto con la Libia e ora non più operativo. In quella stessa occasione il Ministro ha ribadito di temere che il flusso aumenterà ulteriormente puntualizzano che gli oltre 11.000 arrivi dell'ultimo mese riguardano sostanzialmente cittadini tunisini;
sempre per ammissione dello stesso Ministro, quello tunisino è il fronte "più significativo", mentre restano aperti anche "quello con Libia e Egitto". E ha spiegato che il Ministero dell'interno sta lavorando in collaborazione con quello degli affari esteri per "fermare questi flussi" lasciando intendere che vi siano "trattative in corso" con le autorità di Tunisi che il Ministro crede arriveranno presto a "una soluzione positiva";
già il 14 marzo si era avvicinata alle coste italiane una nave, la Mistral, con a bordo 1.800 persone, proveniente dalla Libia e diretta, secondo quanto riportato dalla stampa italiana, verso il Marocco, e che le uniche preoccupazioni del Viminale sembrarono essere le possibili infiltrazioni terroristiche a bordo dell'imbarcazione;
dopo un primo annuncio di ricerca di siti da destinarsi all'accoglienza di eventuali nuovi arrivati che potrebbero godere dello status di rifugiato non si è più avuta notizia certa circa la reale capacità ricettiva per far fronte all'emergenza in corso e a quella futura,
si chiede di sapere:
a quali attività siano stati destinati gli stanziamenti previsti dal decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 228, recante "Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle forze armate e di polizia", convertito, con modificazioni, dalla legge n. 9 del 2011, che prevedono all'articolo 2, comma 5, a decorrere dal 1º gennaio 2011 e fino al 30 giugno 2011, la spesa di 12.827.451 euro per gli interventi a sostegno della stabilizzazione in Iraq e Yemen, per il contributo all'Unione per il Mediterraneo e la prosecuzione degli interventi operativi di emergenza e di sicurezza per la tutela dei cittadini e degli interessi italiani nei territori bellici e ad alto rischio;
a quali attività siano stati destinati gli stanziamenti previsti all'articolo 4, comma 23, a decorrere dal 1º gennaio 2011 e fino al 30 giugno 2011, la spesa di 8.297.164 euro per la proroga della partecipazione di personale del Corpo della Guardia di finanza alla missione in Libia, di cui all'articolo 4, comma 24, del decreto-legge 6 luglio 2010, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2010, n. 126, e per garantire la manutenzione ordinaria e l'efficienza delle unità navali cedute dal Governo italiano al Governo libico, in esecuzione degli accordi di cooperazione sottoscritti tra la Repubblica italiana e la Grande Giamahiria araba libica popolare socialista per fronteggiare il fenomeno dell'immigrazione clandestina e della tratta degli esseri umani;
infine se non si ritenga necessario e urgente creare un coordinamento permanente tra il Ministero dell'interno e il Ministero degli affari esteri, a livello di Sottosegretari, per una pronta risposta alle emergenze previste per i prossimi giorni.
(4-04799)