Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/04794 [Commercializzazione di alcuni lotti di derivati del sangue da parte della società farmaceutica Kedrion SpA ]
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-04794 presentata da MARIA TERESA BERTUZZI
mercoledì 16 marzo 2011, seduta n.522
BERTUZZI - Al Ministro della salute - Premesso che:
due mesi fa la Kedrion SpA (società farmaceutica tra i leader mondiali del settore dei derivati del plasma) ha chiesto l'autorizzazione europea alla commercializzazione di alcuni lotti di derivati del sangue;
i documenti necessari per richiedere l'autorizzazione non risultano conformi al vaglio dell'Agenzia italiana del farmaco. In particolare l'Aifa, che aveva preteso nell'autorizzazione per l'immissione in commercio che sui lotti finali di sangue venissero fatte analisi precise e molto sensibili per escludere la presenza di una serie di virus, ha constatato che Kedrion effettuava solo la ricerca del virus dell'epatite C trascurando tutti gli altri, tra cui HIV e HBV;
l'Aifa appurava inoltre che, nonostante queste gravi inadempienze, l'Istituto superiore di sanità (ISS) aveva già autorizzato il rilascio dei lotti;
l'Aifa, ravvisando un (seppur minimo) rischio di contagio, ha chiesto il ritiro dei lotti in quanto non conformi all'autorizzazione;
l'ISS afferma che non sussistono rischi reali di contagio anche se vengono utilizzati lotti non conformi alle norme dell'Aifa, perché il sangue sarebbe già all'origine ben controllato anche dal punto di vista infettivo e che la lavorazione per estrarre gli emoderivati ridurrebbe ulteriormente il rischio di infettare i pazienti a cui vengono somministrati quei prodotti. Inoltre, poiché la Kedrion è uno dei principali produttori dei derivati del sangue in Italia, l'ISS considera maggiormente rischioso il ritiro dei lotti in questione perché il Paese rischierebbe di rimanere sprovvisto di quei farmaci fondamentali per trattare numerose patologie, soprattutto legate a stati di immunodepressione,
si chiede di sapere:
se risulti confermata la veridicità di questa notizia;
se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno dirimere la controversia ed elaborare in tempi rapidi una soluzione che non comprometta né metta in alcun modo a rischio la salute pubblica.
(4-04794)