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Atto a cui si riferisce:
C.4/10615 [Permettere l'elaborazione dei vini frizzanti IGT Emilia negli stabilimenti della provincia di Cremona]



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 10 marzo 2011
nell'allegato B della seduta n. 447
All'Interrogazione 4-10615 presentata da
SILVANA ANDREINA COMAROLI
Risposta. - Con l'interrogazione in esame l'interrogante rappresenta le preoccupazioni di taluni produttori vitivinicoli della provincia di Cremona in merito alla richiesta di modifica del disciplinare di produzione dei vini indicazione geografica tipica «Emilia» o «dell'Emilia», presentata al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali dai consorzi di tutela dei vini Reggiano e del Lambrusco di Modena, tramite la regione Emilia Romagna.

In particolare la modifica richiesta, concernente la delimitazione della zona di elaborazione dei vini (corrispondente a quella di produzione delle uve) attraverso l'introduzione di una deroga che ne consenta l'estensione soltanto ad alcune province limitrofe, escluderebbe la provincia di Cremona (confinante con la zona di produzione delle uve) ove sono ubicate talune ditte che tradizionalmente elaborano ed imbottigliano i vini Igt Emilia.

Al riguardo, tenuto conto della complessità della questione e che la modifica riguarda il disciplinare di una delle più importanti Igt italiane (sia dal punto di vista economico-produttivo che da quello dell'immagine), assicuro l'interrogante che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali effettuerà gli opportuni approfondimenti tecnico-produttivi, sia con i soggetti richiedenti legittimati che con la competente regione, prima di sottoporre l'istanza all'esame del Comitato nazionale vini a denominazione d'origine e Igt per il prescritto parere.

Ciò al fine di definire una zona di elaborazione dei vini Igt «Emilia», comprensiva dell'ambito territoriale delle deroghe, che tenga conto degli interessi dell'intera filiera produttiva legata alla stessa nel pieno rispetto delle condizioni previste dalla vigente normativa nazionale (legge n. 164 del 1992, decreto Presidente della Repubblica n. 348 del 1994, decreto legislativo n. 61 del 2010) e comunitaria (Reg. CE n. 607 del 2009) per la fattispecie considerata.
Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali: Giancarlo Galan.