Testo INTERPELLANZA
Atto a cui si riferisce:
C.2/00988 [Garantire protezione al magistrato Giuseppe Lombardo, impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata calabrese]
Atto Camera
Interpellanza urgente 2-00988 presentata da LAURA GARAVINI
lunedì 7 marzo 2011, seduta n.444
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, il Ministro dell'interno, per sapere - permesso che:
la 'ndrangheta, malgrado una perdurante azione di contrasto messa in opera dalla magistratura e dalle forze di polizia, continua ad essere l'organizzazione mafiosa con il maggior potenziale di pericolosità come hanno dimostrato negli ultimi anni l'uccisione di esponenti politici, gli attentati dinamitardi nella città di Reggio Calabria contro le strutture giudiziarie, l'utilizzo di armi di potenza devastante anche negli omicidi interni alle cosche, la costante azione di minaccia e intimidazione portata avanti contro magistrati, appartenenti alle forze di polizia, giornalisti, amministratori locali, imprenditori e semplici cittadini;
nella città di Reggio Calabria sono in corso, da parte della locale direzione distrettuale antimafia, importanti indagini che stanno svelando importanti e delicati rapporti tra capi della 'ndrangheta, esponenti politici di livello nazionale, regionale e locale, e appartenenti alle forze di polizia infedeli;
su molte di queste attività è impegnato da tempo il magistrato Giuseppe Lombardo che nel corso delle indagini ha già delineato il preoccupante quadro di rapporti illeciti che miravano a svelare agli appartenenti alla 'ndrangheta le attività di contrasto in corso contro di loro;
il magistrato Giuseppe Lombardo è già stato più volte oggetto di minacce di attentato, l'ultima delle quali nei giorni scorsi con l'invio di un proiettile;
attualmente detto magistrato risulta avere un livello di protezione personale che non sembra adeguato al livello ed all'attualità delle minacce che gli sono state rivolte -:
quali urgenti iniziative intendano assumere al fine di garantire la dovuta protezione al magistrato Giuseppe Lombardo e per evitare che venga in qualsiasi modo frenata l'attuale attività di contrasto alla criminalità organizzata calabrese.
(2-00988)
«Garavini, Viola, Strizzolo, Laratta, Bossa, Scarpetti, Siragusa, Schirru, Zucchi, Lo Moro, Marantelli, Vannucci, Marchi, Marchignoli, Causi, Boffa, Naccarato, Giorgio Merlo, Corsini, Gianni Farina, Rosato, Vico, Albonetti, Cesare Marini, Coscia, Rossa, Picierno, Madia, Motta, Capano, Lolli, Fadda, Laganà Fortugno, Santagata, Bucchino, Samperi».