• Testo interrogazione a risposta scritta

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Atto a cui si riferisce:
C.4/11057 [Vendita nelle aste di alcuni arredi della reggia di Caserta]
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Testo della risposta scritta



GRAZIANO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
il complesso monumentale di Caserta, insieme al parco, l'acquedotto vanvitelliano e il complesso di San Leucio sono stati iscritti nel 1997 tra i siti italiani costituenti patrimonio mondiale sotto l'egida dell'UNESCO;
il riconoscimento di valore universale della struttura è ricondotto all'eccezionalità della sua estensione, comprensiva di palazzo, parco e paesaggio circostante, e ideazione. Invero, la struttura, per quanto rimandi ai princìpi di pianificazione del tempo, in linea con gli ideali legati alla sua concezione e gestione, espressione del periodo illuminista, risulta pienamente integrata con il contesto ambientale di riferimento;
simili qualificazioni comportano per tale patrimonio culturale livelli di protezione e conservazione elevati. Questo è sancito dalla Convenzione per la tutela del patrimonio culturale e naturale, firmata il 16 novembre 1972 e ratificata dall'Italia con la legge n. 184 del 1977, che, all'articolo 4, prevede l'obbligo per gli Stati firmatari di garantire l'identificazione, la protezione, la conservazione, la valorizzazione e trasmissione alle generazioni future del patrimonio oggetto di interesse;
recentemente, lanci di agenzia e stampa locale hanno riportato le dichiarazioni-denuncia di un collezionista e cultore di storia, ad avviso del quale alcuni arredi della reggia di Caserta sarebbero stati venduti in aste svoltesi a Milano e Londra tra il 2002 e il 2007, curate da note case internazionali. Sarebbero così stati individuati oggetti - vasi in porcellana, piatti e mobili - appartenenti alla Real Fabbrica Ferdinandea (1771-1806), presenti nei cataloghi d'arte;
al fine di assicurare una protezione e conservazione efficaci e una valorizzazione attiva del patrimonio culturale e naturale situato sul territorio statale, la Convenzione menzionata, all'articolo 5, demanda allo Stato il compito di adottare politiche, istituire servizi, adottare provvedimenti e, in particolare, perfezionare i metodi di intervento che permettano di far fronte ai pericoli che minacciano il patrimonio -:
se la notizia concernente la grave sottrazione denunciata corrisponda al vero o sia destituita di fondamento;

quali iniziative, misure e provvedimenti il Ministro interrogato abbia intrapreso o stia per intraprendere, al fine di garantire l'assolvimento dei compiti che la Convenzione demanda allo Stato per scongiurare scempi come quelli rappresentati in premessa.
(4-11057)