Testo interrogazione a risposta scritta
Atto a cui si riferisce:
S.4/04462 [Informazioni sulla distribuzione territoriale delle operazioni che hanno beneficiato di forme di assicurazione e garanzia della SACE]
DIGILIO - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico e degli affari esteri - Premesso che:
in questa fase di crisi economica il sistema paese necessita di importanti interventi per il rilancio, e tra questi interventi, quelli a sostegno dell'internazionalizzazione sono forse tra i più urgenti se si vuole garantire una efficace presenza all'estero delle imprese, valorizzare adeguatamente il made in Italy e per questa strada dare il via a una ripresa delle esportazioni e della crescita;
uno degli aspetti maggiormente rilevanti ai fini dell'internazionalizzazione è la copertura dei rischi derivanti dalla localizzazione della produzione all'estero, spesso in quei Paesi emergenti dove la crescita del prodotto interno lordo e dei consumi è elevatissima e dove ci sono le migliori opportunità di mercato, ma rispetto ai quali il medio - piccolo imprenditore ha poca conoscenza e quindi si deve assumere rischi non usuali, tra i quali quelli legati all'incertezza della normativa del luogo, all'incertezza circa il comportamento dei committenti, e dei fornitori, e infine del rischio paese e di eventuali disordini civili;
l'esistenza di una garanzia assicurativa di natura pubblica diventa quindi in questi casi importante come sostegno all'internazionalizzazione, all'export e alla promozione dell'industria dell'Italia nel mondo, condizioni essenziali per il rilancio dell'economia;
la SACE è una società per azioni interamente posseduta dal Ministero dell'economia e delle finanze e sottoposta alla vigilanza del medesimo Ministero e della Corte dei conti; a essa fa capo un gruppo di società, e il suo oggetto sociale consiste nell'assicurare le imprese italiane contro i principali rischi derivanti dal processo di internazionalizzazione in oltre 180 Paesi in tutto il mondo;
la SACE assicura diverse tipologie di rischio tra le quali figurano rischi tipici per le imprese che investono all'estero e che normalmente non trovano servizi di assicurazione da compagnie sul mercato privato, tra questi il rischio di mancata esecuzione delle prestazioni contrattuali, il rischio di requisizione e di confisca dovuto ad arbitrario comportamento dello Stato estero, i sinistri aventi causa bellica o più semplicemente politica, come quelli legati, per esempio, al mancato trasferimento valutario, a fluttuazioni dei tassi di cambio causate da disposizioni normative del Paese estero ospitante, a eventuali disordini civili;
la SACE, nell'ambito della propria attività istituzionale prevista dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 143, e dalla legge 30 settembre 2003, n. 269 (legge con la quale tra l'altro la SACE è stata trasformata da ente pubblico in società per azioni), nella selezione delle operazioni da assicurare e garantire osserva i criteri stabiliti dalle delibere del CIPE per quanto concerne i rischi assicurabili, le tipologie di operazioni assicurabili e gli eventi generatori di sinistro;
l'economia italiana è da sempre caratterizzata da un profondo dualismo territoriale, un male che si è acutizzato proprio a seguito della crisi economica, per cui le azioni di rilancio dell'economia non possono non tenere conto anche dell'esigenza di riequilibrio territoriale del sistema paese, e in questo senso si dovrebbe, almeno, non andare nel senso di peggiorare il dualismo invece che di correggerlo, e tutto questo si applica in primis alle azioni che puntano a rafforzare l'internazionalizzazione del sistema Italia;
da molte imprese localizzate soprattutto nelle regioni meridionali sono giunte informazioni circa la difficoltà a ottenere servizi di assicurazione e garanzia dalla SACE a fronte di operazioni di esportazione e progetti di produzione e di investimento in Paesi esteri dove la SACE generalmente offre i propri servizi, e a dire il vero sono sempre più numerosi gli imprenditori del Sud a manifestare il sospetto che la SACE, nello svolgimento della propria attività, tenda a privilegiare le proposte provenienti dalle aziende localizzate nel Centro-Nord del Paese;
tra le operazioni assicurabili dalla SACE, previste dalle delibere CIPE in base alla normativa (decreto legislativo n. 143 del 1998), figurano sì gli investimenti all'estero, variamente costituiti, diretti alla costituzione di nuove imprese, acquisto o sviluppo di attività esistenti, ma a patto che essi siano caratterizzati dalla fondata previsione di effetti positivi non solo per il Paese che ospita l'investimento ma anche per l'economia italiana;
sempre da informazioni provenienti dalla base imprenditoriale, emerge chiaramente il sospetto che diverse operazioni coperte da assicurazione e garanzia SACE non rispondano ai requisiti previsti dalla legge e dalle direttive del CIPE, e in particolare che si tratti di investimenti non di carattere produttivo a beneficio sia del Paese ospitante sia dell'economia italiana, bensì di carattere puramente speculativo,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano in possesso di dati e informazioni dettagliate utili a valutare la distribuzione territoriale in Italia delle operazioni che hanno beneficiato di forme di assicurazione e garanzia della SACE, sia in termini di numero di imprese sia in termini di volumi complessivi garantiti;
se siano al corrente della esistenza di eventuali operazioni di assicurazione e garanzia svolte dalla SACE che non rispondono ai requisiti previsti dalla vigente normativa e dalle delibere del CIPE;
se non intendano chiedere una verifica dei criteri e delle procedure adottate dalla SACE per la selezione delle proposte di investimento e delle imprese esportatrici alle quali accordare le garanzie.