• Testo interrogazione a risposta scritta

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Atto a cui si riferisce:
C.4/10613 [Riconoscimento dell'assegnazione del gasolio agricolo anche per l'apicoltura, in funzione della pratica del nomadismo]



SCHIRRU. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
con l'interrogazione a risposta scritta 4-02420 Schirru, si interrogava il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, affinché valutasse l'ipotesi di un articolato per il riconoscimento dell'assegnazione del gasolio agricolo anche per l'apicoltura, in funzione della pratica del nomadismo, con assegnazione di almeno dodici litri di gasolio per arnia movimentata e la possibilità che il gasolio sia impiegato sui mezzi che effettivamente vengono utilizzati per tale pratica (camion e veicoli 4x4 attrezzati di rimorchio, da dichiarare eventualmente nella domanda di assegnazione);
nella sua risposta, il Ministro interrogato rispondeva che l'aliquota di accisa ridotta sul gasolio è stata riconosciuta agli apicoltori, agli imprenditori apistici ed agli apicoltori professionisti che attuano la pratica del nomadismo con l'articolo 1, comma 1066, della legge finanziaria per il 2007, che ha esteso, così, al settore apistico i benefici già previsti per tutti gli altri settori dell'agricoltura;
attraverso lo schema di regolamento concernente le modalità di applicazione dell'aliquota agevolata come previsto dalla citata legge finanziaria per il 2007, si definiscono le modalità per l'accesso all'agevolazione da parte degli apicoltori, degli imprenditori apistici e degli apicoltori professionisti che attuano la pratica del nomadismo con l'utilizzo degli autoveicoli di cui all'articolo 54, comma 1, lettere d), e), h), ed i), del decreto legislativo n. 285 del 1992, adibiti in via permanente ed esclusiva al trasporto delle api e sono disciplinati altresì gli adempimenti di natura tecnico/fiscale per l'ammissione all'agevolazione e le modalità di fruizione del beneficio;
i veicoli in questione, sono i seguenti:
1) autocarri, di cui alla lettera d): veicoli destinati al trasporto di cose e delle persone addette all'uso o al trasporto delle cose stesse; 2) trattori stradali, di cui alla lettera e): veicoli destinati esclusivamente al traino di rimorchi o semirimorchi; 3) autotreni, di cui alla lettera h): complessi di veicoli costituiti da due unità distinte, agganciate, delle quali una motrice; 4)

autoarticolati, di cui alla lettera h): complessi di veicoli costituiti da un trattore e da un semirimorchio;
per quanto concerne i quantitativi da assegnare ai beneficiari, è stato stimato il consumo specifico massimo annuo necessario per lo spostamento di ogni alveare con i predetti autoveicoli in 2,0 litri di gasolio, in relazione alla tipologia, alla modalità ed all'entità degli spostamenti effettuati dagli apicoltori, dagli imprenditori apistici e dagli apicoltori professionisti che attuano la pratica del nomadismo;
il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, dopo aver ottenuto il parere della ragioneria generale dello Stato e del Consiglio di Stato, ha inviato, in data 1o aprile 2008, lo schema di regolamento al Ministero dell'economia e delle finanze, che lo ha restituito, con la richiesta di apportare talune modifiche, in data 13 maggio 2009;
lo schema di decreto interministeriale è stato inviato al citato Ministero economico, per l'intesa, in data 21 dicembre 2009;
il nomadismo, variamente specializzato, sta diventando indispensabile per una gestione economica degli alveari in larga parte del territorio nazionale. Una maggiore attenzione per la qualità del lavoro e la salute motiva l'interesse crescente degli apicoltori per una razionalizzazione e meccanizzazione degli spostamenti di alveari, melari e attrezzature di lavoro. Considerando che gli spostamenti nel nomadismo sono concentrati in pochi mesi, che sono imprevedibili come il tempo e le fioriture, diventa importante poterli effettuare con i melari pieni senza arrivare al limite delle forze fisiche, in periodi in cui sovente si deve lavorare continuativamente giorno e notte. La scelta di come attrezzarsi per gli spostamenti è utile tanto per ridurre i tempi di lavoro legati al nomadismo, quanto per permettere agevolmente gli spostamenti anche con i melari pieni, o quando si è costretti a lavorare da soli. Tale scelta è condizionata da diversi fattori: dalle caratteristiche e dimensioni aziendali, dal tipo di nomadismo, dalle postazioni, dalla possibilità di utilizzare o meno l'autocarro e/o la meccanizzazione non esclusivamente per il nomadismo e altro;
tra l'altro nelle aziende più piccole, la necessità di ridurre i costi viene soddisfatta acquistando mezzi più economici e versatili che possano essere utilizzati non solo per il nomadismo, ma anche per altri lavori aziendali, oppure utilizzando i mezzi in più aziende, attraverso la collaborazione fra apicoltori. Per esempio, in Sardegna, si è costretti ad effettuare centinaia di chilometri, tra territori collinari, montagnosi e pianure, che rendono davvero impossibili gli spostamenti solo con i mezzi sopra enunciati -:
a che punto sia l'iter dell'intesa interministeriale sopra citata, poiché dopo tredici mesi non si hanno notizie in merito;
se non ritengano opportuno estendere le modalità per l'accesso all'agevolazione da parte degli apicoltori, degli imprenditori apistici e degli apicoltori professionisti che attuano la pratica del nomadismo agli autoveicoli di cui all'articolo 54, comma 1, lettere f) e g) del decreto legislativo n. 285 del 1992.
(4-10613)