• Testo interrogazione a risposta orale

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01419 [Problematiche legate alla realizzazione del policlinico di Caserta]



PORFIDIA, BELCASTRO, CALEARO CIMAN, CATONE, CESARIO, D'ANNA, GIANNI, GRASSANO, IANNACCONE, MILO, MOFFA, MARIO PEPE (IR), PIONATI, PISACANE, POLIDORI, RAZZI, ROMANO, RUVOLO, SARDELLI, SCILIPOTI e SILIQUINI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
il 31 marzo 1999 fu stipulato l'accordo di programma tra l'allora Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministero della sanità e gli enti locali, che, dopo quattro anni di incontri, dava vita, anche economicamente, alla realizzazione del policlinico di Caserta;
con tale scelta, finalmente, si passava alla fase operativa, ristabilendo un equilibrio sul territorio regionale, con l'obiettivo primario della delocalizzazione dei posti letto dal centro storico di Napoli;
il 19 ottobre 2000 in regione, l'allora presidente della regione Campania, Antonio Bassolino, e il sindaco di Caserta, Luigi Falco, firmarono l'accordo di programma per la variante urbanistica al piano regolatore su quei 250 mila metri quadrati a sud-est della città, in frazione Tredici, delimitati dalla variante Anas, per ospitare la struttura disegnata dallo studio Pica Ciamarra, capolista di un'associazione temporanea di imprese;
dopo il completamento delle procedure burocratiche di esproprio delle aree e l'espletamento del bando di gara, si giunse, il 29 dicembre 2004, al contratto di appalto stipulato fra la Seconda Università di Napoli e la Immobilgi Federici Stirling;
la prima pietra venne depositata il 4 febbraio 2005;
la data presunta di fine lavori venne indicata al 28 dicembre 2008;
l'area interessata è di 250.965 metri quadrati, di cui più di 45 mila metri quadrati di superfici coperte e 205.162 metri quadrati di spazi liberi, il tutto, compresi circa 1900 posti auto, per un costo complessivo di 206,5 milioni di euro, finanziati per due terzi dalla regione Campania e dal Ministero della salute e per un terzo da quello dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica;
il 31 marzo 2009, con la delibera n. 30 del consiglio di amministrazione della Seconda Università di Napoli, viene dichiarato risolto il contratto di appalto con la Immobilgi Federici Stirling per «gravi e continue inadempienze»;
nella fase successiva alla rescissione unilaterale del contratto d'appalto della Seconda Università di Napoli, quest'ultima, riportandosi a quanto previsto dall'articolo 140 del nuovo codice degli appalti, che contempla le «procedure di affidamento in caso di risoluzione del contratto per grave inadempimento dell'esecutore» aveva progressivamente interpellato i soggetti che avevano partecipato all'originarla procedura di gara, risultanti dalla relativa graduatoria, al fine di stipulare un nuovo contratto per l'affidamento del completamento dei lavori;

in taluni casi si procede interpellando il soggetto che ha formulato la prima migliore offerta e l'affidamento avviene alle medesime condizioni già proposte dall'originario aggiudicatario in sede di offerta, nel caso specifico fu consultata, quindi, la seconda in graduatoria, la ditta Pizzarotti di Parma;
tale ditta, dopo un primo cenno di disponibilità, in seguito ad una visita al cantiere, ha rinunciato all'appalto;
sul policlinico di Caserta grava anche la scure di un'«ipoteca ambientale», rappresentata dalla presenza di cave e cementifici (Cementir, che recentemente, tra molte polemiche, ha ricevuto da parte della regione Campania il via libera per l'ampliamento dell'attività estrattiva);
a poche centinaia di metri dal cantiere, nel 2007, l'allora commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, individuò la zona denominata «Lo Uttaro», come luogo idoneo per una grande discarica;
venne conseguentemente aperta la discarica che, circa un anno dopo, venne posta sotto sequestro dalla magistratura;
da quanto si apprende, tale problema sarebbe in via di risoluzione: infatti, la provincia, guidata dal presidente Domenico Zinzi, ha reso noto l'avvio dell'attività di svuotamento del cosiddetto «panettone», ovvero l'enorme cumulo di rifiuti solidi urbani ubicato in località «Lo Uttaro»;
al momento c'è una causa in corso tra la Seconda Università di Napoli e l'azienda Immobilgi Federici Stirling, controllata dall'imprenditore Mario Granata, che contesta l'illegittimità della rescissione unilaterale del contratto da parte della Seconda Università di Napoli, datata 31 marzo 2009, con la quale vengono richiesti diversi milioni di euro, a titolo di risarcimento per i danni provocati dalla rescissione del contratto -:
se si sia a conoscenza della situazione sopra descritta e quali iniziative si intendano assumere, per quanto di competenza, al fine di trovare una soluzione alle problematiche segnalate, anche in considerazione delle notevoli risorse economiche già impegnate dallo Stato e dell'attuale commissariamento della sanità campana.
(3-01419)