Testo interrogazione a risposta orale
Atto a cui si riferisce:
C.3/01420 [Richiesta di restituzione del "bonus incapienti" da parte dell'Agenzia delle Entrate]
MIOTTO, BARETTA, MARAN, LENZI, BOCCIA, QUARTIANI, GIACHETTI, FLUVI, ARGENTIN, BOSSA, BUCCHINO, BURTONE, D'INCECCO, GRASSI, MURER, PEDOTO, SARUBBI, SBROLLINI e LIVIA TURCO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
organi di stampa riportano la notizia che cinquantamila persone, destinatarie del «bonus incapienti», erogato nel 2007 dal Governo Prodi e pari a 150 euro, a norma dell'articolo 44 del decreto-legge
n. 159 del 2007, si siano viste recapitare la richiesta di restituzione di circa 200 euro, comprensive del bonus oltre ad interessi e sanzioni per somme indebitamente riscosse;
il cosiddetto bonus incapienti era destinato a persone con un reddito inferiore a 7.500 euro l'anno, che poteva arrivare a 10 mila se ci fossero stati dei familiari a carico;
si trattava di persone che rientravano in una delle fasce economicamente più deboli della società, con redditi così esigui da non essere soggetti ad imposte;
gli aventi diritto furono individuati dal sostituto d'imposta, evitando dispendiose procedure di richiesta documentata da parte degli interessati, ed infatti i pensionati ricevettero il bonus direttamente dall'Inps;
ora, a distanza di tre anni, l'Agenzia delle entrate chiede a migliaia di persone la restituzione di tale somma, oltre a sanzioni ed interessi, in quanto avrebbe accertato il non possesso dei requisiti;
si tratta di una situazione che investe l'intero territorio nazionale -:
se il Ministro interrogato sia al corrente della situazione e come ritenga di dover prontamente intervenire, affinché si possa sanare tale situazione che riguarda persone e nuclei familiari tra i più deboli e disagiati della nostra società, in analogia con provvedimenti approvati in altre simili situazioni verificatesi precedentemente.
(3-01420)