Testo interrogazione a risposta orale
Atto a cui si riferisce:
C.3/01394 [Impedimento della manifestazione a Roma di 200 pastori sardi]
SORO, MELIS, CALVISI, MARROCU, PES, FADDA, ARTURO MARIO LUIGI PARISI e SCHIRRU. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 28 dicembre 2010, una delegazione di circa 200 cittadini italiani, rappresentante il settore economico della pastorizia sarda, sbarcava nel porto di Civitavecchia, dove aveva noleggiato cinque pullman che avrebbero dovuto condurla a Roma;
intenzione del gruppo era quello di pacificamente portarsi davanti al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali improvvisandovi una conferenza stampa e chiedendo un incontro al Ministro per illustrargli le ragioni della richiesta di interventi del Governo e dell'Unione europea per fronteggiare la crisi del settore;
le forze di polizia, impegnate nel servizio di ordine pubblico, hanno impedito ai manifestanti di lasciare l'area del porto di Civitavecchia, bloccando l'accesso ai pullman e l'utilizzazione di qualsiasi altro mezzo di trasporto, per raggiungere la città di Roma. Dopo il blocco dei mezzi di trasporto sono nati tafferugli, nei quali diversi manifestanti sono rimasti contusi;
la delegazione dei pastori sardi è stata trattenuta nell'area portuale sino alle ore 23 del giorno 28 dicembre 2010, quando ha potuto reimbarcarsi su una nave diretta ad Olbia, senza aver potuto presentare le proprie istanze a nessuna istituzione competente;
il giorno 29 dicembre 2010 il consiglio regionale della Sardegna, con il consenso di tutti i gruppi politici rappresentati, ha impegnato la giunta regionale ad inoltrare al Governo nazionale formale protesta per quanto accaduto;
i principi costituzionali di libera manifestazione del pensiero e di libera circolazione delle persone appaiono violati dalla riferita e osservata preventiva azione di impedimento di una pacifica manifestazione, posta in essere da operatori economici privati che agivano a volto scoperto, non armati, perfettamente identificabili dalle forze dell'ordine in caso di violazioni di legge, ad oltre ottanta chilometri dal luogo dove avrebbe potuto svolgersi l'incontro con i rappresentanti ministeriali -:
se sia coerente agli indirizzi del Governo l'impedimento della manifestazione del 28 dicembre 2010 mediante il blocco preventivo, dei partecipanti in una struttura portuale distante ottanta chilometri dalla Capitale, che appare agli interroganti in contrasto con la Costituzione e la legge;
se la pratica di impedire preventivamente l'accesso alla città di Roma, a gruppi di consistenza minima come quello dei pastori provenienti dalla Sardegna, sia stata precedentemente posta in essere ed in quali casi;
se non ritenga di dover impartire adeguate e precise disposizioni affinché la denunciata modalità di gestione dell'ordine pubblico non sia più adottata;
se non ritenga che una più accorta gestione dell'ordine pubblico, volta a ridurre le tensioni sociali determinate dalla crisi economica, possa essere perseguita favorendo e rendendo possibile, in condizioni di sicurezza per manifestanti e rappresentanti delle istituzioni, il dialogo ed il confronto tra le parti.
(3-01394)