Testo interrogazione a risposta scritta
Atto a cui si riferisce:
S.4/04182 [Grave situazione debitoria dell'associazione di volontariato Jerry Essan Masslo, nella provincia di Caserta]
ARMATO - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, del lavoro e delle politiche sociali e della salute - Premesso che:
l'associazione di volontariato Jerry Essan Masslo è stata fondata 20 anni fa con lo scopo di prestare la propria opera e il proprio supporto in vari settori del servizio sanitario;
nel corso degli ultimi anni, l'associazione è cresciuta e attualmente gestisce 3 ambulatori medici in provincia di Caserta (a Casal di Principe, Castelvolturno e Aversa), avvalendosi di circa 50 soci volontari, che svolgono servizi sanitari a rilevanza pubblica in diversi settori;
il servizio svolto dall'associazione e dai suoi ambulatori è l'unico punto di riferimento sanitario per migliaia di immigrati dell'agro aversano, contribuendo anche a snellire il carico dei pazienti stranieri presso le strutture sanitarie pubbliche;
l'attività della Masslo non si esaurisce semplicemente in prestazioni ambulatoriali, ma si estende all'attività di strada per tossicodipendenti e prostitute, all'assistenza ai minori, all'assistenza per gli ammalati di AIDS, alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, per la quale ogni anno sono effettuati circa 350 prelievi ematici (circa 4.000 nel corso degli ultimi 10 anni; è in via di deliberazione uno studio scientifico svolto sui dati della Masslo da parte della seconda Università di Napoli);
tutti i servizi svolti dall'associazione sono servizi sanitari a rilevanza pubblica resi possibili, finora, grazie a contributi volontari, progetti approvati e finanziati da vari organismi pubblici e privati, ma anche e soprattutto da risorse pervenute a seguito di una convenzione con la ASL;
grazie a questa convenzione sono stati organizzati servizi di accompagnamento alle strutture sanitarie pubbliche, di assistenza domiciliare per soggetti affetti da HIV (più di 180 pazienti), di mediazione culturale presso il distretto sanitario di Castel Volturno;
la convenzione con la Asl ha fatto seguito ad un protocollo d'intesa stipulato nel 2000 per la difesa del diritto alla salute delle popolazioni immigrate, che ha assicurato una preziosa collaborazione da parte dei soci volontari al funzionamento degli ambulatori stranieri temporaneamente presenti (STP);
l'attività dell'associazione è stata dunque utilissima e in alcuni casi indispensabile a garantire servizi sanitari a rilevanza pubblica che diversamente sarebbero mancati, contribuendo, altresì, ad un risparmio nella spesa sanitaria da parte della ASL;
a seguito dell'unificazione delle ASL e (il commissariamento) dell'Azienda sanitaria casertana, la sopravvivenza di questa associazione è a rischio;
con il commissariamento, infatti, sono state bloccate due delibere di pagamento già predisposte e verificate, relative a richieste di rimborsi, una del giugno e l'altra di dicembre 2009, ma riferite ad attività prestate nel periodo compreso tra da agosto 2008 a settembre 2009;
si tratta di crediti relativi in particolare a servizi resi per conto dell'Azienda e in favore di soggetti affetti da HIV, di donne con problemi relativi alla maternità, di stranieri malati, di tossicodipendenti;
la Asl ha accumulato nei confronti della Masslo circa 50.000 euro di debiti, quali rimborsi per le spese sostenute dall'associazione per svolgere e garantire servizi svolti per conto dell'Azienda, determinando una grave situazione debitoria dell'associazione, costretta a ricorrere a prestiti bancari per poter onorare gli impegni presi e che oggi rischia di dover interrompere le sue attività per mancanza di risorse e per la difficile esposizione debitoria;
considerato che:
è innegabile l'importanza della funzione pubblica svolta dalla Masslo, che spesso, in sostituzione della Asl, ha contribuito a garantire il diritto alla salute, uno dei diritti fondamentali dell'uomo, costituzionalmente riconosciuto;
le associazioni di volontariato sopravvivono grazie a piccole risorse che sono però necessarie per la loro esistenza,
si chiede di sapere:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti riferiti in premessa e quali siano le sue determinazioni in proposito;
se non ritenga opportuno intervenire al fine di predisporre le misure più idonee per garantire la sopravvivenza dell'associazione di volontariato.