Testo interrogazione a risposta scritta
Atto a cui si riferisce:
S.4/04003 [Degrado nelle stazioni ferroviarie italiane]
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Testo della risposta scritta
FILIPPI Marco - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:
diversi quotidiani, generalmente locali, rappresentano ormai da tempo, taluni anche con dovizia di particolari, persino fotografici, le condizioni di degrado, incuria e sporcizia presenti da tempo nella maggior parte delle stazioni ferroviarie italiane, molte delle quali diventano poi nelle ore notturne luoghi privilegiati per bivacchi di persone senza fissa dimora ed occasione di attentati alla pubblica incolumità;
non sfugge a questa realtà neanche la stazione di Livorno , dove sia la struttura che l'ambiente circostante versano in un stato di evidente degrado e abbandono, così come rappresentato più volte da organi di stampa locale;
ne emerge un quadro sconfortante, che può essere così descritto: per le biglietterie solo due sportelli su sei sono aperti; il servizio informazioni è praticamente inesistente: le bacheche in cui dovrebbero essere indicati arrivi e partenze sono vuote; sui tabelloni nei sottopassaggi, dove dovrebbero scorrere le specifiche informazioni di ogni viaggio ci sono da tempo fogli bianchi con la scritta «fuori servizio»; in stazione ci sono locali che dovrebbero essere locati ad attività commerciali, ma che da tempo sono sfitti e abbandonati, nonostante ci siano commercianti interessati e sembra che non riescano a trovare un adeguato interlocutore nelle Ferrovie dello Stato; il sottopassaggio è sporco, ci sono carrelli abbandonati e una cabina dei cavi elettrici semi-aperta; sulle banchine dei vari binari ci sono ovunque cartoni e oggetti vari;
molte sono state le segnalazioni in cui l'utenza lamenta disservizi e disagi di vario genere ma alle proteste dei viaggiatori non c'è risposta;
risultano singolari in questo senso le risposte che alcuni cittadini hanno avuto dal responsabile delle relazioni esterne di RFI per la stazione di Livorno, riportate anche loro in cronaca locale, che di meglio non ha saputo che indicare soltanto un'apposita modulistica per sporgere e formalizzare il reclamo o suggerire di telefonare per casi urgenti ad un numero verde all'uopo appositamente istituito, ma non attivo;
la stazione di Livorno, quindi, versa, come minimo, in condizioni di scarsa funzionalità, oltre che in una condizione assolutamente priva di qualsivoglia elemento di decoro e di pulizia, nonostante costituisca, per molti cittadini in ingresso, il principale biglietto da visita della città,
si chiede di sapere quali iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda assumere presso la direzione delle Ferrovie dello Stato al fine di verificare le responsabilità di tale disservizio e se intenda assumere provvedimenti in merito, al fine di far ripristinare in termini più consoni e minimamente decorosi un servizio pubblico rilevante come quello espletato da una stazione nel suo complesso, ovviamente non soltanto quella della città di Livorno.