Testo interrogazione in commissione
Atto a cui si riferisce:
C.5/03455 [Protocollo d'intesa nazionale tra il ministro e e le organizzazioni sindacali dei dirigenti scolastici
]
CICU. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
nel 2002, con la definitiva entrata in vigore delle norme sull'autonomia e sulla dirigenza delle scuole, si procede alla costituzione dei fondi regionali, da cui attingere per l'erogazione dei compensi accessori ai dirigenti scolastici, previa apposita contrattazione annuale in sede regionale. Nel costituire tali fondi si tiene conto del numero dei dirigenti scolastici «titolari» allora in servizio e non del numero, molto maggiore, delle scuole; circa 3000 scuole infatti sono affidate a presidi incaricati; in Sardegna all'epoca i dirigenti «titolari» sono appena 198, meno della metà delle 424 autonomie scolastiche riconosciute;
fino al 2006, comunque, il fondo è sufficiente a retribuire adeguatamente i dirigenti scolastici isolani, anzi nelle contrattazioni regionali siglate ogni anno è possibile sancire l'aumento delle loro retribuzioni accessorie, visto che non si registrano assunzioni, ma, al contrario,
solo pensionamenti, per cui, dovendosi ripartire il fondo per un numero sempre minore di Dirigenti, è possibile annualmente disporre degli aumenti per ciascuno dei titolari in servizio;
tuttavia negli anni tra il 2007 ed il 2009 l'organico viene completato, in quanto vengono assunti oltre 200 neo-dirigenti; il fondo, costituito per un numero di dirigenti inferiore alla metà di quelli adesso in servizio, si rivela del tutto insufficiente a garantire a ciascuno i compensi accessori pattuiti nell'ultimo contratto;
la direzione scolastica regionale, anziché richiedere dall'Amministrazione scolastica centrale che il fondo regionale venga ricalcolato in modo corretto, decide di far siglare ai Dirigenti neo-assunti nel 2007 un contratto individuale, in cui l'entità delle cifre previste per i compensi accessori non è quella definita nell'ultimo contratto, siglato nel marzo 2007, ma nel penultimo, che prevedeva compensi inferiori;
l'Associazione nazionale presidi (ANP), appurata tale situazione, chiede il rispetto del contratto integrativo regionale vigente; viceversa la direzione scolastica regionale propone, ai neo-assunti del 2008, dei nuovi contratti integrativi, con cifre ancor più basse delle precedenti, rispetto a quelle previste nell'ultimo contratto;
in data 15 aprile 2009 il Direttore scolastico regionale dà disdetta del contratto integrativo regionale vigente e decide di ridurre ancor più l'entità dei compensi accessori per tutti i dirigenti, con decurtazioni, per ciascuno degli interessati, di circa 200/250 euro netti mensili;
successivamente, all'atto delle ultime assunzioni (agosto 2009), la direzione scolastica regionale fa sottoscrivere a questi ultimi neo-dirigenti, un contratto con gli importi notevolmente ridotti di cui sopra ed emana disposizioni perché gli importi ridotti siano applicati al più presto anche nei confronti di tutti gli altri dirigenti scolastici in servizio nell'isola; a far data dall'ottobre 2009, la decurtazione di circa 200/250 euro netti mensili viene così estesa anche a tutti gli altri dirigenti scolastici, con preannuncio di azioni di rivalsa anche per il passato;
nell'anno scolastico 2009-2010 l'Anp dichiara la mobilitazione della categoria ed avvia le procedure per la presentazione dei ricorsi individuali di tutti gli interessati al giudice del lavoro, previo esperimento delle istanze per il tentativo di conciliazione. Nel contempo avvia una parallela azione di denuncia nei confronti della direzione Scolastica Regionale, accusata di violazione contrattuale e comportamento antisindacale. La vicenda assurge alla ribalta nazionale, come testimoniano gli articoli apparsi all'inizio di quell'anno scolastico sull'inserto «Azienda Scuola» del quotidiano «Italia Oggi» e sul periodico «Rassegna dell'Autonomia Scolastica»;
nei primi mesi del 2010 hanno luogo i tentativi di conciliazione, che non sortiscono esito positivo, tuttavia la vicenda sembra potersi avviare a soluzione, con la sottoscrizione, in data 15 marzo 2010, di un Protocollo d'intesa nazionale, con il quale si conviene che gli Uffici scolastici regionali pongano in essere, entro 90 giorni dalla sottoscrizione del Protocollo, tutti gli adempimenti necessari per l'erogazione di quanto dovuto al personale dell'area V della dirigenza (Dirigenti scolastici), nel rispetto degli ultimi contratti integrativi regionali regolarmente sottoscritti;
viceversa il 20 maggio 2010 l'Ufficio scolastico regionale della Sardegna comunica però ai rappresentanti delle Organizzazione sindacale di non poter ancora procedere ad applicare il protocollo d'Intesa in quanto il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca non ha ancora diramato le necessarie istituzioni operative; analoghe argomentazioni sono ripetute in un incontro avvenuto il 3 giugno, nel quale si comunica che si sta provvedendo a ricostruire la vicenda in una dettagliata relazione, da inviare al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
l'8 luglio 2010 il Direttivo Regionale dell'ANP delibera all'unanimità di inoltrare una diffida all'ufficio scolastico regionale, per la mancata applicazione dello stesso protocollo d'intesa e di valutare la possibilità di avviare nel contempo, i ricorsi individuali al giudice del lavoro; nel mese di agosto, però prima di avviare tali ricorsi, si decide di chiedere un incontro ufficiale sia al direttore scolastico regionale (che, a seguito delle pressioni, inoltra una relazione sulla vicenda al capo di Gabinetto ed ai capi-Dipartimento del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca); sia alla Presidenza nazionale dell'ANP, che incoraggia la delegazione dell'Anp-Sardegna a proseguire sulla strada del contenzioso, predisponendo i ricorsi, con il supporto del proprio Ufficio Legale -:
quali provvedimenti si intendano adottare ai fini del rispetto del Protocollo d'intesa nazionale del 15 marzo 2010 tra Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e Organizzazioni sindacali rappresentative dei dirigenti scolastici;
quali siano i prevedibili tempi di adozione dei suddetti provvedimenti;
su quali basi giuridiche e contrattuali si fondi, la modifica delle norme pattizie riguardanti le competenze accessorie dei Dirigenti scolastici operata unilateralmente dall'Ufficio scolastico regionale della Sardegna.
(5-03455)