Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
S.4/00072 DIGILIO - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che:
in Basilicata, secondo i dati ufficiali in possesso dell'Ufficio nazionale minerario per gli Idrocarburi e la Geotermia della...
Atto Senato
Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 023
all'Interrogazione 4-00072 presentata da
DIGILIO
Risposta. - Nel giugno 1998, è stato sottoscritto un apposito accordo tra la Regione Basilicata ed il gruppo ENI finalizzato, oltre che a consentire lo sviluppo delle attività petrolifere, anche al rilancio dello sviluppo economico e sociale della Basilicata, traendo spunto e risorse finanziarie anche dalla programmata coltivazione delle risorse petrolifere rinvenute nella Val d'Agri. In tale accordo, infatti, sono previste opere di compensazione territoriale, monitoraggio ambientale, formazione professionale, sviluppo in loco dell'indotto.
Un parallelo
protocollo d'intesa è stato poi sottoscritto, nell'ottobre
1998, tra Governo e Regione Basilicata in materia di interventi su infrastrutture
territoriali e pianificazione dello sviluppo occupazionale e industriale
dell'area.
In base a
quanto previsto dalla legge n. 140 del 1999 (recante norme in materia di
attività produttive) e dal decreto legislativo n. 625 del 1996,
le società petrolifere interessate versano l'importo delle
royalty dovute, in relazione alle produzioni di idrocarburi, nella
misura dell'85 per cento alla Regione e del 15 per cento ai Comuni
territorialmente interessati dalle coltivazioni. La Basilicata rientra,
infatti, tra quelle regioni per le quali la citata legge n. 140 del 1999
ha previsto che la quota parte del 30 per cento delle royalty già
destinata allo Stato venga invece corrisposta alla Regione che già
beneficiava del 55 per cento delle royalty in questione, in virtù
del decreto legislativo n. 625 del 1996. Tali risorse economiche affluiscono,
pertanto, interamente (100 per cento) alla Regione ed ai Comuni e possono
essere utilizzate per scopi decisi autonomamente dagli stessi enti.
A partire
dalle produzioni del 1999 lo Stato non ha, quindi, più alcun introito
per le royalty derivanti dalla coltivazione dei giacimenti di idrocarburi
ricadenti nel territorio della Basilicata.
In merito
all'attività di verifica e controllo dell'UNMIG, si precisa
che tale attività è svolta attraverso gli ufficiali di Polizia
giudiziaria in servizio presso la sede UNMIG di Napoli e risponde al dettato
di legge in materia.
In particolare,
per la produzione del centro olio di Viggiano, che, attualmente, costituisce
il luogo di raccolta della maggior parte degli idrocarburi prodotti in
Lucania, si illustra la procedura per la determinazione delle produzioni
giornaliere di idrocarburi all'interno della scheda tecnica a disposizione
dell'interrogante.
Si precisa,
inoltre, che le verifiche e i controlli descritti nella scheda tecnica
sono oggetto di esame da parte di un'apposita commissione interministeriale
composta da rappresentanti del Ministero, dell'Avvocatura dello Stato,
del Ministero dell'economia e delle finanze ed esperti in discipline
economiche e che i dati di produzione rilevati, regolarmente e tempestivamente
trasmessi alle Regioni richiedenti, sono pubblicati in forma aggregata,
ma distinti per Regioni, sul Bollettino ufficiale degli idrocarburi e sul
sito dell' UNMIG.
Riguardo alle
verifiche e ai controlli di produzione effettuate dai funzionari UNMIG,
si fa osservare che gli stessi si svolgono su tutto il territorio nazionale
ad eccezione delle regioni a statuto speciale e che, a partire dal 1957,
anno di istituzione dell'ufficio, essi non sono stati oggetto di rilievi
da parte di alcuno degli organi di controllo (Ispettorato generale di finanza
del Ministero dell'economia, Corte dei conti, Guardia di finanza)
i quali hanno anche sottoposto gli uffici, più volte, a specifiche
ispezioni.
Occorre anche
far presente che le complesse operazioni di verifica e di controllo sono
eseguire dall' UNMIG per tutte le produzioni nazionali, con oneri
a carico del bilancio statale (per le produzioni delle regioni autonome
provvedono le regioni stesse). Pertanto, i controlli in Basilicata risultano
a carico dell'intera collettività, mentre i proventi delle
royalty sono interamente devoluti alla comunità locale.
Quanto all'opportunità
di istituire una task force di esperti da affiancare al lavoro dell'
UNMIG, si è dell'avviso che una tale iniziativa, ferme restando
le garanzie offerte dalle operazioni effettuate dall'ufficio, potrebbe
essere valutata in sede di Conferenza Stato-Regioni.
Per quanto
riguarda, invece, la richiesta di una riduzione delle accise sui carburanti
a favore della popolazione della Basilicata, si precisa quanto segue.
La disciplina
delle accise, nel prevedere il sorgere dell'obbligazione tributaria
al momento della fabbricazione (o dell'importazione) dei prodotti
sottoposti ad accisa, ne procrastina l'esigibilità al momento
dell'immissione al consumo dei medesimi e consente, ai sensi della
tabella A allegata al decreto legislativo n. 504 del 1995, l'applicazione
di un'aliquota ridotta o di un'esenzione solo nel caso in cui
i prodotti tassati vengono impiegati in alcune specifiche attività.
Ciò
precisato, si fa presente che il Governo si sta attivando per stabilire,
a favore dei residenti nelle regioni interessate dall'estrazione di
idrocarburi liquidi e gassosi, una riduzione del prezzo il distributori
delle benzine.
Per completezza,
si segnala che alle Regioni a statuto ordinario, compresa quindi la Regione
Basilicata, la legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria per il
2008), all'articolo 1, comma 295, riconosce una compartecipazione
al gettito dell'accisa sul gasolio per autotrazione, determinata anche
in relazione alle erogazioni di tale prodotto effettuate nel territorio
delle regioni medesime, la cui entità, per il periodo 2008-2010,
è determinata nella misura indicata nella tabella 1 allegata alla
predetta legge.
Oltre a ciò,
ai sensi del comma 298 del medesimo articolo 1 della legge finanziaria
per il 2008, è attribuita alle Regioni a statuto ordinario anche
una quota prefissata, a partire dal 2008, dell'accisa relativa al
gasolio impiegato come carburante per autotrazione, per ogni litro di gasolio
erogato nei rispettivi territori regionali.
In relazione
alla richiesta di istituire un tavolo per la concertazione di nuovi accordi
in materia di produzione di idrocarburi, si segnala, infine, che, nel corso
dell'anno 2007, è stato avviato un tavolo tecnico di concerto
tra il Ministero, le Regioni (attraverso la rappresentanza regionale sull'energia,
attualmente svolta dalle Marche) ed i rappresentanti delle associazioni
di categoria. A seguito delle numerose riunioni e il lavoro svolto da appositi
gruppi, il tavolo ha prodotto un documento programmatico che potrà
essere utilizzato quanto prima per pervenire ad una nuova intesa istituzionale
sulla materia.
Il Ministro dello sviluppo economico
Scajola