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Atto a cui si riferisce:
S.4/01251 PORETTI, PERDUCA - Ai Ministri del lavoro, salute, politiche sociali e dello sviluppo economico - (4-01251) (Già 3-00044)



Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 050
all'Interrogazione 4-01251 presentata da
PORETTI

        Risposta. - Sul mercato italiano esistono attualmente prodotti, sotto forma di integratori alimentari e di farmaci per la prevenzione e la cura di osteoartriti, destinati all'uomo e agli animali, per la cui preparazione vengono utilizzate materie rime che debbono soddisfare una serie di requisiti biologici, microbiologici, fisici e chimici tali da garantire la sicurezza d'uso.

        In particolare, è necessario che sia esclusa l'eventuale contaminazione causata da: metalli pesanti (piombo, cadmio, mercurio), idrocarburi policiclici aromatici, diossine, Escherichia coli, Salmonella, Staphilococcus aureus, Bacillus careus, Muffe, corpi estranei. Deve essere escluso, inoltre, un eventuale trattamento di irradiazione.
        In base alla attuale disciplina normativa (Direttiva 2002/46/CE, recepita in Italia con il decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 169), gli integratori alimentari possono caratterizzarsi per il contenuto di sostanze ad effetto nutritivo o di «sostanze di altro tipo» ad effetto «fisiologico».
        La glucosamina e il condroitinsolfato sono comunemente impiegati in ambito comunitario come ingredienti di integratori alimentari mono o pluricomposti; la prima deriva per lo più dal guscio dei crostacei, il condroitinsolfato dalla cartilagine di squalo o da altre fonti animali (pollo, bovini, suini).
        Secondo le linee guida ministeriali sugli integratori alimentari, conformemente al parere espresso dalla Commissione unica per la dietetica e la nutrizione di questo Dicastero, le sostanze in questione sono ammesse negli integratori alimentari per favorire il trofismo delle cartilagini articolari o la funzionalità articolare (ossia per effetti considerati «fisiologici», distinti cioè da effetti terapeutici), con un limite massimo di apporto giornaliero pari, per ciascuna di esse, a 500 mg.
        Gli integratori alimentari possono essere immessi in commercio a livello nazionale trasmettendo contestualmente a questo Ministero un modello della etichetta utilizzata, secondo le modalità previste dalla circolare del Ministero 4075-P del 6 marzo 2008, in linea con quanto consente la legislazione comunitaria.
        Nel caso di prodotti di provenienza extra-comunitaria, l'immissione in commercio è consentita solo dopo novanta giorni dalla notifica, salvo parere contrario del Ministero, e l'impresa è tenuta a presentare un certificato di libera vendita del prodotto, rilasciato dall'autorità competente del Paese di provenienza.
        Nell'ambito della procedura di valutazione dell'etichetta trasmessa può essere richiesta all'impresa interessata ulteriore e specifica documentazione, con particolare riferimento all'idoneità della composizione o/e alla plausibilità degli effetti rivendicati, a supporto della sicurezza d'uso del prodotto o degli stessi effetti.
        Nel caso degli integratori contenenti le sostanze in questione. viene solitamente richiesta la cosiddetta scheda tecnica relativa alle specifiche caratteristiche dell'ingrediente impiegato. inclusa la fonte di derivazione.
        Relativamente ai controlli, si precisa che, secondo la Decisione della Commissione del 17 aprile 2007 n. 2007/275/CE (Annex II), «integratori alimentari confezionati per il consumatore finale, che contengono piccole quantità di ingredienti di origine animale nonché quelli contenenti glucosamina. condroitina o chitosano non sono soggetti ai controlli veterinari di cui alla direttiva 97/78/CE».
        Peraltro, il Ministero sta valutando il possibile inserimento degli integratori alimentari come categoria autonoma nelle schede per la rilevazione dei risultati dei controlli ufficiali sugli alimenti finora non espressamente prevista tale previsione risponde certamente all'esigenza di potenziare il sistema dei controlli, a tutela della salute e della fiducia dei consumatori.

Il Sottosegretario di Stato per il lavoro, salute e politiche sociali

Martini