Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
S.4/02571 [Finanziamenti al Comune di Pollica (Salerno) per i lavori nel porto di Acciaroli]
Atto Senato
Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 083
all'Interrogazione 4-02571
Risposta. - Si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei ministri del 22 febbraio 2010.
Si premette che la competenza gestoria del porto di Acciaroli è in capo alla Regione Campania, titolare per legge delle funzioni amministrative in materia di porti di rilievo regionale ed interregionale a seguito del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e successive modificazioni, che ha previsto il conferimento di funzioni in materia di gestione di beni demaniali marittimi a favore delle Regioni, nonché della sentenza n. 90/2006 della Corte costituzionale. Il Ministero, pertanto, non è più competente in materia di esercizio delle funzioni amministrative sul demanio marittimo nel territorio della Regione Campania.
Tale funzione amministrativa si esplica non solo attraverso il potere di rilascio di concessioni demaniali ai sensi dell'articolo 105, comma 2, lett. l), del decreto legislativo citato ma è, altresì, relativa all'esecuzione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei suddetti porti nonché delle opere a servizio dell'attività portuale, articolo 105, comma 2, lettera e). A ciò si aggiunge che l'attribuzione di significativi poteri di vigilanza e di gestione del demanio marittimo alle Regioni ed ai Comuni sono stati il frutto di una serie di interventi normativi che si sono succeduti nel corso degli anni (decreto-legge n. 535 del 1996, convertito dalla legge n. 647 del 1996, e decreto-legge n. 599 del 1995), che hanno fatto sì che il demanio marittimo possa definirsi parte integrante del territorio comunale.
La stessa legge regionale n. 3 del 28 marzo 2002 all'articolo 6, comma 1, lett. c), attribuisce alla Regione Campania le intere finzioni amministrative in materia di reti, impianti e servizi marittimi, ivi compresi i porti di rilievo regionale ed interregionale.
In merito alla circostanza che l'area demaniale risulta essere ricompresa tra quelle di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 dicembre 1995, va ricordato che la giurisprudenza oramai consolidata dalla Corte costituzionale, dalla Corte dei conti e dalla giurisdizione amministrativa sostiene da tempo l'irrilevanza di tale provvedimento nel nuovo assetto costituzionale delle competenze che, dopo la riforma del Titolo V della Costituzione, non ammette eccezioni alla sussistenza di un'esclusiva competenza regionale in materia.
In virtù della coincidenza in capo all'amministrazione regionale di tali competenze si evidenzia così che il Ministero è da ritenersi incompetente sia per quanto concerne gli aspetti di carattere amministrativo/urbanistico e di pianificazione del territorio sia per gli aspetti tipicamente demaniali marittimi afferenti alla gestione del porto nonché per i necessari interventi di manutenzione e messa in sicurezza.
Tuttavia, al fine di fornire una risposta ai quesiti posti dall'interrogante sono state chieste notizie al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che ha riferito quanto segue.
La Regione Campania, in data 2 luglio 2007, ha rilasciato al Comune di Pollica, nel cui territorio è ubicato il porto di Acciaroli, la concessione demaniale marittima n. 02/2007 afferente a specifici interventi di riqualificazione e potenziamento del citato scalo portuale, primo lotto, rientranti in un programma di sviluppo della portualità regionale.
Tra le varie tipologie d'intervento previste nel citato titolo concessorio si evidenziano in particolare: a) il rifiorimento della mantellata del molo di sopraflutto mediante il posizionamento di massi artificiali; b) la ristrutturazione con banchinamento dell'ultimo tratto del molo di sopraflutto; c) la costruzione sul molo di sopraflutto di locali per servizi comuni e di supporto alle imbarcazioni turistiche.
Relativamente ai lavori suddetti sono in corso accertamenti da parte dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania con delega affidata all'Ufficio circondariale marittimo di Agropoli e alla Compagnia Carabinieri di Vallo della Lucania.
Il Ministero dell'ambiente riferisce, altresì, che a seguito di fenomeni meteorologici avversi verificatisi nel mese di novembre 2009, le strutture del molo di sopraflutto del porto di Acciaroli hanno subito diversi danni provocati dalla forza delle onde infrangenti.
Conseguentemente, per motivi di sicurezza l'Ufficio circondariale marittimo di Agropoli ha emanato, in data 9 novembre 2009, l'ordinanza n. 106/2009 con la quale è stato interdetto il predetto molo fino al permanere delle condizioni di potenziale pericolo.
Detta ordinanza è stata successivamente riformulata per effetto di un ulteriore sopralluogo espletato dall'ufficio locale marittimo di Acciaroli congiuntamente a personale tecnico del Comune di Pollica. Dalle risultanze del predetto sopralluogo è emersa la necessità di mantenere comunque l'interdizione del molo di sopraflutto in caso di condizioni meteo avverse, nonché di interdirne in via ordinaria alcune parti, quali l'area antistante i torrioni rivestiti in pietra fino alla distanza di un metro dalla parete e l'intera rampa disabili posta in testata del citato molo. È stato infatti riscontrato il distacco di parte delle soglie in marmo poste sul muretto della passeggiata soprastante i locali e di alcune lastre di pietra del muro della rampa disabili, nonché il distacco in diverse aree della struttura del rivestimento esterno e dell'intonaco.
A seguito delle ulteriori mareggiate abbattutesi nel mese di gennaio 2010, sono emersi ulteriori danni alla struttura in questione riscontrati a seguito di un ulteriore sopralluogo congiunto con il personale tecnico del Comune di Pollica, all'esito del quale si raccomandava il mantenimento in vigore dell'ordinanza d'interdizione del 9 novembre 2009.
Dal suddetto sopralluogo sono stati riscontrati i seguenti danni: a) distacco in più punti di lastre di coronamento in pietra poste sul muretto della passeggiata antistante i locali; b) distacco di alcune lastre in pietra dal muro della rampa disabili; c) danneggiamento delle strutture di copertura dei torrioni; d) distacco di alcune lastre di coronamento della banchina a sbalzo in testa al molo; e) distacco d'intonaco in molte parti della struttura; f) danneggiamento di due colonnine di servizio e di cinque corpi illuminanti; g) infiltrazione di acqua in un locale.
Con la suddetta attività amministrativa si è quindi soddisfatta la primaria esigenza, conseguente agli eventi in questione, di salvaguardare l'incolumità di persone e cose all'interno delle aree portuali in parola.
Per quanto attiene poi all'ipotesi di una possibile correlazione di causa-effetto tra le modalità di esecuzione dell'opera e l'inidoneità della stessa a preservare il bene demaniale, in caso di avverse condizioni meteomarine, è di tutta evidenza come l'esistenza di detta correlazione non possa che scaturire da specifici accertamenti tecnici, operati o d'iniziativa dall'autorità amministrativa competente ovvero nel corso di investigazioni giudiziarie.
MATTEOLI ALTERO Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
03/06/2010