• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03217 [Aprire ai piccoli risparmiatori il collocamento dei nuovi CCT EU ]



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-03217 presentata da MAURIZIO FUGATTI
martedì 13 luglio 2010, seduta n.351
FUGATTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:

nei giorni scorsi il Ministero dell'economia e delle finanze aveva annunciato di aver affidato a banca Imi Spa, Bnp Paribas, Jp Morgan Securities Ltd, Monte dei Paschi di Siena, Capital Services Banca per le Imprese Spa e Unicredit Bank Ag il mandato per il collocamento sindacato del primo CCT Eu con scadenza 15 dicembre 2015;

il nuovo titolo è a tasso variabile indicizzato all'Euribor a sei mesi; gradualmente, sostituirà gli attuali CCT e avrà una scadenza finale pari a 7 anni; il Ministero ha spiegato che l'indicizzazione della cedola all'Euribor è stata scelta con l'obiettivo di allargare la base degli investitori in strumenti floater e di rafforzare i livelli di efficienza e liquidità del mercato secondario di tali strumenti;

il 25 giugno 2010 si è conclusa la prima emissione, il cui regolamento è stato fissato per il 1o luglio 2010, per un importo complessivo pari a 5 miliardi di euro ed un prezzo di emissione pari a 99,883 euro, corrispondente ad un rendimento pari a 82 punti base sull'Euribor a 6 mesi; i 5 miliardi complessivi si compongono di una tranche di 4 miliardi, emessa contro contante, e di una seconda tranche di 1 miliardo emessa in scambio contro vecchi CCT in circolazione precedentemente annunciati;

il Ministero ha comunicato che, con riferimento alla tranche emessa contro contante, hanno partecipato all'operazione oltre 170 investitori, per una domanda complessiva di quasi 5,6 miliardi di euro; il 49,7 per cento dell'emissione è stato assegnato alle banche, mentre gli asset manager ed i fondi d'investimento si sono aggiudicati circa il 30,5 per cento dell'ammontare complessivo; il 13,3 per cento circa è stato collocato presso investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo (fondi pensione e assicurazioni circa il 10,3 per cento, istituzioni ufficiali il 3 per cento, mentre il 5,1 per cento è andato a società non finanziarie;

dai comunicati stampa emessi dal Ministero si esclude, almeno in una prima fase, il collocamento diretto presso i piccoli risparmiatori, come invece avveniva per i tradizionali CCT -:

se il Governo intenda aprire anche ai piccoli risparmiatori il collocamento dei nuovi CCT EU e quali siano i motivi che hanno portato alla scelta di escluderli in questa prima fase. (5-03217)