Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/03129 [Misure a favore della salvaguardia della trattoria Bagutta di Milano e del contestuale premio letterario]
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-03129 presentata da MARILENA ADAMO
martedì 11 maggio 2010, seduta n.376
ADAMO, DELLA SETA - Ai Ministri per i beni e le attività culturali e per il turismo - Premesso che:
rischia di scomparire il premio Bagutta, il primo premio letterario italiano fondato nel 1926 presso la trattoria Bagutta di Milano: questo perché la storica trattoria ha ricevuto comunicazione di sfratto e l'8 aprile 2010 è stata chiamata in tribunale per fissare la data di rilascio dei locali. Lo sfratto colpisce, insieme alla trattoria Bagutta, anche alcune associazioni d'interesse pubblico ospitate nello stesso stabile;
aperta nel 1924 dalla famiglia Pepori, che tuttora la conduce, la trattoria Bagutta divenne subito cenacolo di artisti, giornalisti e scrittori che qui organizzavano i loro incontri a tavola. Il premio Bagutta venne fondato durante una di queste cene nel 1926 da un gruppo di intellettuali e scrittori tra i quali Riccardo Bacchelli, Paolo Monelli e Mario Vellani Marchi. Il premio Bagutta ha consacrato grandi autori del Novecento, tra cui Vincenzo Cardarelli, Carlo Emilio Gadda, Vitaliano Brancati, Indro Montanelli, Italo Calvino, Primo Levi, Mario Soldati, Carlo Cassola, Natalia Ginzburg, Alberto Arbasino. Ques'anno, la 74esima edizione ha premiato Corrado Stajano con "La città degli untori";
trattoria e premio sono una cosa sola. La chiusura della trattoria significherebbe la fine di un locale storico che è patrimonio della città, per il suo contributo alla cultura e per le testimonianze che conserva, e la fine di un prestigiosissimo evento letterario di importanza nazionale di cui esistono solamente altri due esempi nel mondo, entrambi a Parigi: il premio Goncourt, la cui giuria si riunisce al ristorante Drouant dal 1914, e il premio Interallié, nato nel 1930 e tenuto al ristorante Lasserre;
con provvedimento del 20 dicembre 1989 il Ministero per i beni e le attività culturali aveva dichiarato "l'antico esercizio denominato Ristorante Bagutta" d'interesse particolarmente importante, ai sensi e per gli effetti della legge 1° giugno 1939, n. 1089, recante ("Tutela delle cose di interesse artistico e storico"). Il provvedimento era stato impugnato dai proprietari dell'immobile davanti al Tar della Lombardia, che aveva accolto solo in parte il ricorso, riconoscendo che nel vincolo erano state erroneamente incluse porzioni immobiliari non facenti parte, in origine, dell'antico esercizio. Le sentenze (due) del Tar erano state appellate davanti il Consiglio di Stato, che le aveva infine riformate, annullando totalmente il decreto del 15 febbraio 1990;
successivamente a detta pronuncia intervenivano tre nuovi elementi di rilievo: 1) la legge 1° giugno 1939, n. 1089, è stata sostituita dal decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42; 2) la trattoria Bagutta è tornata ad essere costituita dai locali originariamente gestiti all'epoca della nascita della sua fama; 3) il diritto societario, in particolare la disciplina della società a responsabilità limitata, è stato riformato dal decreto legislativo n. 5 del 2003. Quest'ultima innovazione legislativa ha fatto cadere una delle motivazioni sulle quali il Consiglio di Stato aveva basato la propria decisione, cioè l'assunzione da parte del ristorante della forma di società a responsabilità limitata ritenuta di natura e di ispirazione essenzialmente lucrativa: con la riforma del diritto societario, infatti, la srl ha assunto piena autonomia rispetto alla SpA;
contro il provvedimento di sfratto si sono costituiti in giudizio l'Associazione nazionale dei locali storici, di cui la trattoria Bagutta è socio fondatore, l'associazione Italia Nostra, il Comune di Milano e la Camera di commercio,
si chiede di conoscere:
quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano assumere a tutela di questo indiscutibile bene culturale, letterario e storico della città di Milano e dell'intero Paese;
come, in particolare, intendano adoperarsi affinché, in base a quanto disposto dal decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, venga rinviata l'esecuzione dello sfratto.
(4-03129)