Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/07073 [Vittime da sangue infetto]
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-07073 presentata da MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI
mercoledì 5 maggio 2010, seduta n.317
FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il giorno 3 maggio 2010 l'agenzia di informazioni «AdN-Kronos», alle ore 20.10 immetteva in rete il seguente dispaccio n. 1175: «La Banca d'Italia ha comunicato che i tagli alle spese penalizzano proprio quelle persone che sono state danneggiate dallo Stato, come le vittime da sangue infetto. È quanto osserva Mario Lana, presidente dell'Unione forense per la tutela dei diritti dell'uomo»;
in sostanza la Banca d'Italia avrebbe comunicato l'indisponibilità di fondi da destinare a risarcire le persone danneggiate da trattamenti sanitari effettuati in strutture pubbliche con sangue non controllato;
detta indisponibilità, denuncia l'avvocato Lana, si traduce in una precisa conseguenza: «lo Stato ha deciso di non risarcire coloro che hanno contratto gravi patologie attraverso le trasfusioni di sangue o l'assunzione di farmaci emoderivati, incurante delle numerose condanne giudiziarie subite in tutta Italia»;
ad avviso degli interroganti, ciò costituisce un fatto deplorevole, oltre che un'atroce beffa ai danni di coloro che hanno sofferto per la gravità delle malattie contratte a causa della negligenza delle istituzioni, così come di coloro che per lo stesso motivo hanno visto morire i propri cari e oggi si vedono negare il diritto ad essere risarciti. Un diritto già riconosciuto dai tribunali ai quali si erano affidati per ottenere giustizia; appare altresì un inaccettabile taglio della spesa pubblica necessaria a realizzare i diritti di coloro che lo Stato avrebbe dovuto proteggere, ma che invece, in questo modo, tradisce due volte: una prima volta distribuendo negli ospedali sacche di sangue non controllato; e successivamente impedendo loro di ottenere un sia pur minimo risarcimento, che tuttavia mai li compenserà della salute perduta né della vita dei propri congiunti -:
se quanto sopra riportato corrisponda a verità;
a quanto ammonti il risparmio che in tal modo verrebbe conseguito.(4-07073)