Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/06890 [Garantire all'Università di Bergamo l'erogazione dei contributi statali ]
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-06890 presentata da GIORGIO JANNONE
giovedì 22 aprile 2010, seduta n.311
JANNONE. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
l'università degli studi di Bergamo rappresenta, secondo le parole del rettore Paleari, un'importante realtà impegnata a «far emergere il talento che è in ognuno degli studenti» grazie ad un approccio di saperi e discipline (sei le facoltà presenti, 15 i corsi di laurea triennale, 17 quelli di laurea specialistica e magistrale, 11 i master, 14 i dottorati di ricerca e 7 i centri di ricerca e formazione) e ad un dialogo costruttivo e dinamico con le altre istituzioni;
l'ateneo bergamasco ha conosciuto nell'ultimo decennio un'importante crescita, tanto in termini quantitativi che qualitativi. Gli studenti iscritti sono 15.415, un numero raddoppiato rispetto al 2000 (quando le iscrizioni erano 8.066), ma sensibilmente aumentato anche rispetto al 2009 (in cui erano 15.244). Nello stesso decennio, analogo tasso di crescita è stato registrato dal personale tecnico amministrativo (che conta oggi 231 dipendenti), mentre addirittura triplicato risulta il numero di docenti e ricercatori (complessivamente 339). Nell'ultimo anno si sono laureati 2.312 giovani;
tre volte più estesi sono anche gli spazi che costituiscono il patrimonio immobiliare di proprietà dell'università, articolato nelle sedi di Bergamo, Dalmine e Treviglio;
l'incremento dell'ateneo orobico non è avvenuto solo in termini di spazi e numero di studenti: accresciuti risultano infatti anche il peso e il valore dell'università di Bergamo nell'ambito della ricerca scientifica. In poco meno di cinque anni sono triplicate le produzioni scientifiche; tra il 2008 ed il 2009 sono stati registrati 14 brevetti; nell'ultimo anno sono stati pubblicati 72 libri; docenti e ricercatori hanno contribuito alla stesura di 315 capitoli di libro, scritto 354 articoli su riviste scientifiche, partecipato a 241 convegni. Da poco inoltre è nato il settimo centro di ricerca dell'ateneo (centro per la gestione dell'innovazione e del trasferimento tecnologico), ubicato all'interno del polo scientifico «Kilometro Rosso»;
a fronte di questa importante crescita, che comporta un aumento delle spese (per la gestione delle strutture acquisite e per l'adeguamento del Costo del personale), i contributi provenienti dal fondo ordinario dello Stato sono rimasti pressoché stabili negli ultimi due anni, prevedendo, per il 2010, un possibile ulteriore assottigliamento delle risorse di tale fondo;
per il momento l'università bergamasca non ha ancora provveduto ad aumentare le tasse (riguadagnando ciò che è andato perduto dal fondo ordinario attraverso i nuovi criteri che nel fondo straordinario hanno premiato il merito); tuttavia, denuncia il direttore amministrativo dell'ateneo Ettore Giovanelli, esso risulta fortemente penalizzato all'interno del sistema universitario italiano, percependo solo lo 0,50 per cento dei finanziamenti provenienti dallo Stato, a fronte di un assorbimento pari allo 0,89 per cento degli studenti italiani;
presentando l'offerta formativa dell'anno accademico 2010/2011, ispirata ad una logica di multidisciplinarità e di internazionalizzazione (con la presenza di venti docenti da tutto il mondo per altrettanti corsi in lingua straniera), il rettore Paleari, dopo aver osservato come sia stato fatto tutto quanto fosse nelle possibilità dell'ateneo «per offrire agli studenti e alle famiglie bergamasche un'offerta formativa capace di sviluppare professionalità in grado di guardare con fiducia oltre la crisi», garantendo loro «tutti gli strumenti per diventare protagonisti nel mondo del lavoro e nella società in cui vivono e vivranno», ha auspicato l'intervento delle istituzioni a sostegno della crescita delle nuove generazioni;
in particolare, come evidenziato dal rettore, l'ateneo bergamasco non avrebbe percepito, quale entrata proveniente dallo Stato, un importo pari a 15 milioni di euro, che, invece, spetterebbero di diritto, come sono a disposizione di università con una struttura ed un'offerta formativa equivalenti a quelle bergamasche -:
quali iniziative si intendano adottare per garantire che i contributi statali vengano erogati in modo adeguato a sostenere la crescita dell'ateneo bergamasco, dato il ruolo educativo e formativo sempre più importante da esso svolto per la città ed il territorio.(4-06890)