• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/06712 [Protesi fallate prodotte dalla Poly Implant Protese]
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Testo della risposta scritta



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06712 presentata da MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI
giovedì 8 aprile 2010, seduta n.304
FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:

risulta che in Francia siano state installate diverse migliaia di protesi mammarie e si è calcolato che siano circa 30-40 mila donne francesi sottoposte a un impianto non a norma;

si tratta di un'emergenza che ha spinto le autorità sanitarie francesi a ritirare dal mercato le protesi mammarie prodotte dalla ditta «Poly Implant Protese», considerate difettose;

attraverso la stampa nazionale francese, le autorità sanitarie hanno rivolto un appello a chi è stato operato a partire dal 2001, perché contatti il proprio chirurgo;

riferisce il quotidiano Le Parisien che la procura di Marsiglia ha aperto un'inchiesta preliminare contro ignoti per «truffa» e «esposizione a pericolo della vita altrui» in relazione ai rischi degli impianti che rischiano di rompersi con maggiore frequenza di altri;

sotto accusa, in particolare, risulta essere il gel al silicone utilizzato dall'azienda, la «Poly Implant Protese», differente da quello dichiarato e autorizzato dalle autorità francesi;

il capo dell'agenzia di sicurezza sanitaria francese (AFSSAPS), Jean Marimbert, ha osservato che «i comuni impianti mammari hanno una durata di vita di una decina d'anni», e nel caso delle protesi in questione si assiste a «rotture più frequenti e più precoci»;

la Poly Implant Protese», azienda creata nel 1991, è il quarto fabbricante mondiale di impianti mammari, ma negli ultimi mesi ha attraversato difficoltà finanziarie aggravate dallo scandalo;

l'Agenzia di sicurezza sanitaria francese ha lanciato un'allerta in tutta Europa e negli Stati Uniti per avvertire dei possibili rischi degli impianti e consigliato di consultare un chirurgo per sottoporsi a un esame;

in Italia ogni anno circa 180 mila persone ricorrono alla chirurgia plastica per correggere veri o presunti difetti fisici;

secondo un sondaggio della «SWG», sono circa 25 mila le donne che si sottopongono a un intervento per un seno nuovo e che tra le protesi impiantate anche quelle del tipo usate in Francia;

gli impianti prodotti e installati dalla «Poly Implant Protese», da quanto riferisce la stampa francese, si rompono con frequenza doppia rispetto a quella di altre marche e ciò «senza un'apparente spiegazione», come ha chiarito il rappresentante dell'AFSSAPS Jean-Claude Ghislain dell'Afssaps; ma che, secondo il direttore della struttura complessa centro ustioni e chirurgia plastica e ricostruttiva dell'ospedale S. Eugenio di Roma, professor Paolo Palombo, si tratta di un problema facilmente spiegabile: «Sono protesi di scarsa qualità e le usa chi risparmia»;

anche il Sottosegretario alla salute Francesca Martini ha lanciato un pubblico appello ai medici chirurgi per verificare se anche in Italia sono state impiantate protesi del genere «Poly Implant Protese», auspicando l'approvazione in tempi rapidi del disegno di legge che introduce il registro delle protesi e che vieta gli interventi alle minorenni, passi velocemente l'esame della Conferenza Stato-regioni per poi essere approvato dalle Camere -:

se non si ritenga, di dover promuovere un censimento per accertare quante donne si sono sottoposte a un intervento con questo tipo di protesi, e quante protesi prodotte dalla «Poly Implant Protese» sono state acquisite in Italia;

se si sia provveduto a bloccare l'impianto delle citate protesi, e in caso negativo le ragioni per cui questo divieto non sia stato ancora disposto.(4-06712)