Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
C.3/00975 BARBIERI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
la...
Atto Camera
Interrogazione a risposta orale 3-00975 presentata da EMERENZIO BARBIERI
mercoledì 17 marzo 2010, seduta n.300
BARBIERI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
la Banca nazionale del lavoro (BNL), ancor prima di entrare nel gruppo BNP Paribas, è stata una delle maggiori banche italiane al servizio di piccole e medie imprese, specie del Mezzogiorno d'Italia;
la Comesa srl di Antonio Grimaldi, piccola industria meccanica operante nella zona industriale di Fisciano (Salerno), ebbe a stipulare in data 4 dicembre 2001 con la BNL agenzia di Salerno un contratto di finanziamento per 800 milioni di lire (pari a 413.000 euro) da rimborsare in dieci anni con rate semestrali, garantito da ipoteca sull'opificio industriale del valore di oltre 2 miliardi di lire;
dopo il versamento delle prime rate, a causa di un delicato intervento al cuore subito nel 2004 dal titolare della Comesa srl, rimanevano insolute alcune rate del mutuo, che durante la convalescenza del titolare venivano prontamente pagate mediante versamenti pari ad oltre 65.000 euro mentre il saldo di 30.000 euro, a mezzo di assegno circolare del 31 ottobre 2005, veniva rifiutato;
il 5 settembre 2006 veniva notificata alla Comesa srl l'ingiunzione di pagamento dell'intera somma del mutuo senza neppure detrarre gli acconti versati, pari a complessivi 67.000 euro, con l'aggiunta di una somma per interessi (senza indicare il tasso);
il 2 ottobre 2006 veniva notificato il pignoramento dell'immobile su cui gravava l'ipoteca e il 12 gennaio 2007 veniva chiesto il fallimento della Comesa srl con istanza del tribunale di Salerno (iscritta al n. 512 del 2006), poi rigettata dallo stesso tribunale in data 19 luglio 2007;
con raccomandata del 19 luglio 2007 Comesa srl proponeva alla BNL il pagamento immediato di tutte le rate scadute, ma, con raccomandata del 10 settembre 2007, la BNL, divenuta gruppo BNP Paribas, comunicava di aver ceduto il credito sin dall'8 maggio 2007 a Cordusio srl, ora Calliope srl, che a sua volta aveva conferito procura alla Pirelli Re Crediting, subentrata nella procedura espropriativa, rifiutando ogni possibile intesa;
detta cessione del credito, dopo l'espletamento a raffica di azioni giudiziarie, sembra giustificata dall'esigenza di definire il bilancio in vista dell'atto di fusione con BNP PARIBAS, avvenuto proprio il 15 maggio 2007 ed il 12 luglio 2007;
la Pirelli Re Crediting spa, quale procuratrice della Calliope srl e acquirente del Credito BNL, riproponeva l'istanza di fallimento contro la Comesa srl, sebbene fesse stata già proposta dalla BNL per lo stesso credito ed oggetto di sentenza di rigetto del 19 luglio 2007 del tribunale di Salerno, ottenendo (in assenza di nuovi creditori, ad eccezione dell'ETR ora EQUITALIA spa, già nota quale creditore anche al precedente giudice fallimentare), la dichiarazione di fallimento della Comesa srl, con sentenza del 10 novembre 2009, oggetto di impugnativa e di reclamo alla carte di appello di Salerno;
appare evidente che agli obiettivi della BNL di far cassa e monetizzare il mutuo concesso alla Comesa, nei momento della sua fusione con BNP Paribas, era subentrato l'interesse dell'acquirente del credito Calliope srl e della sua procuratrice Pirelli Re Crediting spa a procedere alla vendita degli immobili, frutto di sacrifici e del lavoro di una vita, di rilevante valore (oltre 2 milioni di euro) a prezzi fallimentari;
in questo particolare momento le banche dovrebbero fornire alle aziende sane del Mezzogiorno d'Italia un assistenza e supporto adeguati -:
se non ritengano che sia opportuno rafforzare il ruolo degli istituti di credito nazionale in favore delle piccole e medie imprese del Mezzogiorno;
se non ritenga opportuno attribuire agli osservatori sul credito, istituiti con decreto-legge n. 185 del 29 novembre 2008, convertito dalla legge n. 2 del 28 gennaio 2009, presso le prefetture periferiche, un controllo più incisivo anche in merito ai rapporti tra banche ed imprenditori e all'eventuale violazione di leggi vigenti in materia.(3-00975)