Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
S.4/02399 [Stanziamento del Piano di edilizia pubblica insistente sul Comune di Potenza, con particolare riguardo al quartiere di Bucaletto]
Atto Senato
Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 069
all'Interrogazione 4-02399
Risposta. - Occorre preliminarmente evidenziare che la materia dell'edilizia residenziale ordinaria rientra tra le competenze attribuite alle Regioni ed agli enti locali e che pertanto il Ministero non può assumere alcuna determinazione in ordine alla localizzazione e alla scelta degli interventi in tale comparto.
Ciò posto, si segnala in ogni caso che con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2009 è stato approvato il "Piano nazionale di edilizia abitativa" previsto dall'articolo 11 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
Il Piano nazionale di edilizia abitativa ha la finalità generale di superare, in maniera organica e strutturale, il disagio abitativo presente nel Paese che assume ora forme ben più articolate e specializzate. Infatti, le trasformazioni economiche e sociali in atto fanno emergere nuovi fabbisogni e nuove e più diffuse forme di disagio abitativo che sono presenti soprattutto nelle grandi concentrazioni urbane.
Il Piano nazionale rappresenta dunque un insieme integrato di una pluralità di linee di intervento che, potenziandosi sinergicamente, ha la finalità di venire incontro all'intera platea dei soggetti cui è diretto l'intervento pubblico in materia di politiche abitative.
Il sistema individuato dal Piano si articola sostanzialmente in tre aree che comprendono a loro volta una o più linee di intervento. Una prima area è quella diretta ad incentivare l'intervento degli investitori istituzionali e privati attraverso una rete di fondi immobiliari.
Per tali interventi è previsto un "prestito" da parte dei fondi stessi a livello locale che potrà coprire fino al 40 per cento dell'investimento. Il fondo nazionale, costituito da fondi statali sino al limite di 150 milioni di euro, potrà poi intervenire a sostegno dell'iniziativa sino al 40 per cento dell'investimento.
Caratteristiche fondamentali che dovranno avere questi interventi saranno quelli della sostenibilità dell'investimento e della compatibilità delle realizzazioni di alloggi destinati ad housing sociale rispetto ai vantaggi derivanti dalle agevolazioni amministrative ed urbanistiche che saranno eventualmente offerte dagli enti locali.
Una seconda area di interventi, 200 milioni di euro, si rivolge all'edilizia residenziale pubblica nell'accezione più classica del termine e cioè l'edilizia di proprietà degli ex IACP comunque denominati intervenendo sugli immobili già individuati dal decreto ministeriale del 18 dicembre 2007. Tali interventi saranno finanziati secondo una priorità collegata, fra l'altro, alla immediata cantierabilità dell'intervento stesso.
Un terzo gruppo di intereventi riguarda quelli volti ad incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, alla promozione finanziaria anche ad iniziativa di privati nonché la promozione di programmi integrati di edilizia residenziale anche sociale.
In tale contesto il Ministero ritiene che le esigenze locali, quale quella relativa al quartiere Bucaletto di Potenza segnalata dall'interrogante, possano trovare idonee e appropriate forme di risposta all'interno delle linee di intervento previste dal Piano nazionale di edilizia abitativa ricordando nuovamente che le determinazioni sulla localizzazione e la scelta degli interventi in tale comparto spetteranno agli enti locali.
MATTEOLI ALTERO Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
22/02/2010