Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
C.4/03555 [Impedire il commercio illegale di animali esotici protetti e/o pericolosi o di intensificare l'azione di repressione di tale commercio]
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata martedì 2 marzo 2010
nell'allegato B della seduta n. 292
All'Interrogazione 4-03555 presentata da
IDA D'IPPOLITO VITALE
Risposta. - Il 3 marzo del 1973 è stata firmata la convenzione di Washington sul commercio internazionale di specie minacciate di fauna e flora denominata (Cites), ed è entrata in vigore dal 1o luglio del 1975. L'Italia ha ratificato la convenzione il 2 ottobre del 1979.
La convenzione intende promuovere la protezione di piante ed animali minacciati di estinzione mediante il controllo del loro commercio.
Il Corpo forestale dello Stato, così come le altre forze di polizia mantiene un costante e rinnovato impegno nelle attività di controllo, prevenzione e repressione del commercio illegale di animali esotici e pericolosi. In particolare il servizio Cites del Corpo forestale dello Stato e la recente istituzione di due nuovi uffici (Servizio Cites territoriale di Pavia e Nucleo operativo Cites di Trapani), ha portato ad un totale di 52 uffici specializzati nella attività di controllo ed indagine su reati connessi al commercio illegale di specie di flora e fauna protette e di animali pericolosi.
Pur essendo già previste dalla normativa nazionale specifiche sanzioni penali ed amministrative per il commercio illegale di animali di specie protette e pericolose, anche in conformità a quanto previsto dalla direttiva 2008/99/CE, andrebbero promosse adeguate iniziative legislative volte ad un inasprimento delle sanzioni penali con particolare riferimento al commercio illegale di specie protette laddove lo stesso sia attuato attraverso organizzazioni criminali.
Per quanto riguarda il confronto con l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ed altri enti qualificati, si evidenzia che il Corpo forestale dello Stato già da tempo è supportato da tale ente e da altri organismi scientifici istituzionali, che forniscono collaborazione nelle attività di controllo ed indagini sul commercio illegale di specie protette, tali attività potrebbero comunque essere implementate stabilendo specifici protocolli operativi per rendere più efficace ed incisiva la operatività del personale preposto alle attività di controllo in materia di commercio di animali e vegetali protetti.
La convenzione di Washington norma in ogni caso la protezione di specie mediante la disciplina del loro commercio, non escludendo ulteriori forme di tutela a livello locale, nazionale ed internazionale.
Il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare: Roberto Menia.