La 10ª Commissione Industria, commercio e turismo,
in sede d'esame del disegno di legge recante: "Disposizioni concernenti la commercializzazione di prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri" (A.S. 1930);
premesso che,
il Consiglio dei Ministri del 1° marzo 2010 ha approvato un decreto legislativo che stabilisce - adempiendo ad un obbligo verso l'Unione Europea - le sanzioni da comminare per le violazioni al Regolamento comunitario n. 1523 del 2007, che vieta la commercializzazione, l'importazione e l'esportazione di pellicce di cane e di gatto, nonché di prodotti che le contengano;
al fine di assicurare l'effettiva applicazione del Regolamento 1523/2007 occorre tuttavia individuare un idoneo sistema di identificazione e di tracciabilità della specie di provenienza, in modo da consentire controlli efficaci sulle merci in entrata e in uscita validando i necessari metodi di analisi, così come richiesto nello stesso Regolamento, e attuando uno specifico piano straordinario di controlli al fine di stroncare una volta per tutte questo vergognoso mercato clandestino;
inoltre molti altri animali, anche in via d'estinzione, subiscono una morte cruenta e disumana con il solo scopo di invadere il mercato di pelli e pellicce a basso costo;
impegna il Governo, nel rispetto delle regole comunitarie,
a introdurre una specifica disciplina della tracciabilità delle pelli e delle pellicce importate ed esportate dal nostro Paese e un marchio etico obbligatorio contenente una precisa dicitura tale da consentire al consumatore un'informazione precisa ed esauriente riguardo alla specie animale e all'origine di tali prodotti.
(0/1930/6/10)
GRANAIOLA, AMATI, BIANCONI, IZZO, ASTORE