Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/05846 [Tariffe agevolate per le spese postali all'editoria e ai giornali]
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-05846 presentata da SILVANA ANDREINA COMAROLI
lunedì 25 gennaio 2010, seduta n.272
COMAROLI, FAVA, CROSIO, GRIMOLDI e MACCANTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
il decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 353 convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2004, n. 46, recante «Disposizioni urgenti in materia di tariffe postali agevolate per i prodotti editoriali», all'articolo 1, dispone che le imprese editrici di quotidiani, periodici e libri possono usufruire di tariffe agevolate postali per la spedizione di prodotti editoriali;
attualmente, quindi, le sovvenzioni statali per la stampa sono previste sotto forma di contributi diretti erogati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento dell'editoria e di agevolazioni tariffarie postali, attraverso un accordo che prevede un rimborso diretto alla società Poste italiane spa da parte dello Stato;
secondo gli ultimi dati disponibili pubblicati sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento per l'editoria, relativi all'anno 2004, hanno accesso alle agevolazioni tariffarie postali, oltre alle cooperative giornalistiche, anche alcuni grandi gruppi editoriali come RCS, Il Sole 24 Ore, Mondadori, De Agostini, L'Espresso;
tutti questi gruppi editoriali sono quotati in borsa o partecipano a società quotate in borsa ed arrivano a prendere, come agevolazioni tariffarie postali, anche 18 milioni di euro;
queste società, che ricevono indirettamente denaro pubblico e quindi denaro dei contribuenti, dividono i propri utili a fine anno, come prevede la loro stesa natura -:
se non reputi opportuno, in un'ottica di risparmio della spesa pubblica e di salvaguardia della piccola imprenditoria, intervenire con specifiche iniziative normative affinché, a decorrere dall'anno in corso, abbiano accesso ai rimborsi delle agevolazioni tariffarie di cui al decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 353 convertito con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2004, n. 46, esclusivamente le imprese editrici che abbiano inserito nel proprio statuto il divieto di distribuzione degli utili della società.(4-05846)