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Atto a cui si riferisce:
C.1/00314 [Ricostruzione civile ed economica in Afghanistan]



Atto Camera

Mozione 1-00314 presentata da SALVATORE CICU testo di lunedì 18 gennaio 2010, seduta n.267
La Camera,

premesso che:

il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, con la risoluzione n. 1386 del 20 dicembre 2001, ha autorizzato la costituzione di una forza multinazionale International security assistance force (Isaf), con il compito di condurre operazioni militari secondo il mandato ricevuto, in cooperazione e coordinazione con le forze di sicurezza afghane ed in coordinazione con le forze della coalizione, al fine di assistere il Governo afghano nel mantenimento della sicurezza, favorire lo sviluppo delle strutture di Governo, di estendere il controllo del Governo su tutto il Paese e di assistere gli sforzi umanitari e di ricostruzione, nel quadro degli accordi di Bonn del 5 dicembre 2001;


il nostro Paese è uno dei principali contributori alla missione Isaf in termini di personale militare, il cui operato è ampiamente e pienamente apprezzato non soltanto da tutti i partner presenti in quel teatro operativo, ma anche dalle autorità e dalle popolazioni locali, per l'umanità, la dedizione, la professionalità e lo spirito di sacrificio;


l'Italia ha svolto sin dal 2002 un significativo ruolo nella costruzione istituzionale dell'Afghanistan, a cominciare dall'iniziale assunzione della posizione di «nazione guida» nel settore della giustizia, che ha consentito di accompagnare l'Afghanistan nel lancio di un piano nazionale per la giustizia. Il nostro Paese continua a dare un importante contributo alla progressiva affermazione dei principi dello stato di diritto ed alla tutela e promozione dei diritti fondamentali dei cittadini;


il contributo qualitativo e quantitativo che l'Italia fornisce per la gestione delle crisi, nel più ampio quadro degli sforzi della comunità internazionale nella lotta al terrorismo e per il rispetto dei principi sacri della pace, della libertà e della legalità, e, in questo contesto, il contributo per la stabilizzazione ed il progresso economico, sociale ed istituzionale dell'Afghanistan, nel rispetto dei diritti umani, della Costituzione, delle leggi e dei principi internazionali, hanno consentito al Paese di acquisire un ruolo ed un prestigio di primissimo piano sulla scena internazionale;


l'operazione Isaf, tuttavia, non è una missione a tempo indeterminato, in quanto la strategia è unica ed è destinata a creare le condizioni per lasciare il Paese solo nel momento in cui gli obiettivi di consolidamento della democrazia e delle istituzioni saranno integralmente raggiunti;


la fondamentale azione della componente militare nel garantire le condizioni di sicurezza e di controllo del territorio ed il ruolo della componente civile nella ricostruzione istituzionale ed economica costituiscono i due aspetti inscindibili dell'approccio onnicomprensivo adottato dalla comunità internazionale per la stabilizzazione e la ricostruzione dell'Afghanistan;


allo stesso tempo, serve un deciso cambio di marcia del Governo afghano, in vista della definizione di obiettivi che creino le condizioni per un graduale disimpegno internazionale nei tempi opportuni,
impegna il Governo:
a promuovere, nell'ambito della conferenza internazionale, prevista per il 28 gennaio 2010 a Londra, la definizione comune di obiettivi di breve e medio termine e delle modalità concrete per il loro raggiungimento;

a confermare, coerentemente con la nuova strategia discussa e condivisa nell'ambito dell'Alleanza atlantica, il proprio contributo aggiuntivo di risorse militari agli sforzi internazionali, ai fini dell'avvio della fase di transizione, destinata ad accelerare e completare il processo di trasferimento delle responsabilità in materia di sicurezza alle forze afghane;

a promuovere, nelle sedi competenti, le iniziative ed i progetti necessari a favorire la ricostruzione civile ed economica del Paese.

(1-00314)
«Cicu, Gidoni, Cirielli, Fava, Fallica, Baldelli, Antonione, Ascierto, Barba, De Angelis, Gregorio Fontana, Holzmann, Lamorte, Giulio Marini, Mazzoni, Moles, Paglia, Petrenga, Luciano Rossi, Sammarco, Scandroglio, Speciale, Boniver, Angeli, Biancofiore, Bonciani, Renato Farina, Lunardi, Malgieri, Migliori, Osvaldo Napoli, Nicolucci, Nirenstein, Pianetta, Picchi, Repetti, Tremaglia, Zacchera, Chiappori, Pirovano».