Testo MOZIONE
Atto a cui si riferisce:
C.1/00297 [Coordinamento strutturato tra la IAI e l'InCE]
Atto Camera
Mozione 1-00297 presentata da LAURA RAVETTO testo di venerdì 11 dicembre 2009, seduta n.257
La Camera,
premesso che:
i rapporti dell'Italia con i Paesi dell'area balcanica rappresentano una priorità nel panorama delle linee di azione della politica estera italiana, per tradizione politica, collocazione geografica e affinità culturali: è evidente infatti che quello che accade nelle regioni a ridosso dell'Adriatico ha immediati riflessi sia sulla sicurezza interna che sulle relazioni esterne del nostro Paese;
dopo le crisi degli anni '90, rimane prioritario sostenere il consolidamento delle istituzioni democratiche e la transizione verso sistemi economici di libero mercato di quei Paesi. La realizzazione di un assetto equilibrato della regione costituisce infatti un elemento essenziale di un più ampio disegno di stabilizzazione complessiva dei nostro continente;
la prospettiva europea rappresenta uno slancio efficace per promuovere le riforme indispensabili alla modernizzazione dei Paesi dei Balcani occidentali;
obiettivo primario della politica europea di prossimità e preadesione è la creazione di uno spazio comune di Paesi che condividono i valori fondamentali della Unione europea, in una relazione sempre più stretta che vada oltre la cooperazione per contemplare uno stadio più avanzato d'integrazione politica ed economica in grado di assicurare stabilità, sviluppo economico e coesione sociale;
nel 1989 l'Italia, insieme ad Austria, Ungheria e all'allora Repubblica Federale di Jugoslavia, ha fattivamente contribuito alla nascita dell'Iniziativa Centro Europea (InCE) che oggi conta diciotto membri ovvero, Albania, Austria, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Italia, Macedonia, Moldova, Montenegro, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina e Ungheria;
l'Iniziativa Centro Europea (InCE) svolge un ruolo essenziale, in sinergia con l'impegno profuso dai singoli Stati e dalle istituzioni europee, nel sostenere il cammino verso l'adesione di quei Paesi dell'Europa Centro Orientale che ancora sono fuori dall'Unione europea e nell'avvicinarli agli standard richiesti dall'Unione europea;
obiettivo strategico dell'InCE è lavorare per la costruzione di una Europa unita, senza linee divisorie, fondata su valori condivisi e che comprenda tutti i Paesi, le regioni, i popoli e i cittadini del continente;
l'Iniziativa adriatico-ionica (IAI), di cui oggi fanno parte otto Paesi ovvero Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia, è stata avviata con la Conferenza sullo sviluppo e la sicurezza nel mare Adriatico e nello Ionio tenutasi ad Ancona il 19-20 maggio 2000. Obiettivo dell'Iniziativa, così come evidenziato nella «Dichiarazione di Ancona» siglata nel 2000, è il rafforzamento della cooperazione regionale per promuovere la stabilità politica ed economica della regione e per creare una solida base per il processo di integrazione europea;
gli ambiti della cooperazione regionale IAI si articolano in quattro tavoli di lavoro (piccole e medie imprese; trasporti e cooperazione marittima; turismo, cultura e cooperazione inter-universitaria; ambiente), ferma restando la possibilità per le Presidenze di turno di estendere la cooperazione in altre aree, previa approvazione del Consiglio dei ministri degli esteri (Consiglio adriatico-ionico) che è l'organo decisionale della IAI;
dal 1o giugno 2009, in coincidenza con il decimo anniversario della costituzione ad Ancona della IAI, per la durata di un anno, la Presidenza è stata assunta dall'Italia;
l'istituzione della IAI si inquadra nella medesima ottica che aveva condotto, già nel 1989, alla creazione dell'Iniziativa Centro Europea (InCE), rivolta ad un rafforzamento della dimensione regionale per assecondare, in una cornice di sicurezza, i processi di trasformazione politica ed economica dell'Europa Centrale ed Orientale avviatisi a partire dal crollo dei sistemi comunisti;
i Paesi della IAI (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia) fanno tutti parte dell'InCE, ad eccezione della Grecia;
l'InCE ha una dimensione parlamentare strutturata i cui organi sono l'Assemblea parlamentare, la Commissione parlamentare, la Commissione permanente, tre Commissioni generali. Alle riunioni partecipano, secondo moduli differenti, le delegazioni parlamentari dei 18 Paesi membri su impulso del Parlamento che detiene la presidenza annuale. La Delegazione italiana, a composizione bicamerale, è costituita da 7 membri nominati dai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, su designazione dei Presidenti dei gruppi parlamentari;
la IAI ha una dimensione parlamentare, istituita nel 2001 che si concretizza nella riunione annuale dei Presidenti dei Parlamenti,
impegna il Governo
ad assumere iniziative di competenza di natura politica e diplomatica al fine di dare avvio ad un coordinamento strutturato tra la IAI e l'InCE per far sì che l'iniziativa Adriatico Jonica possa essere inquadrata, al pari di una sorta di cooperazione rafforzata, all'interno dell'Iniziativa Centro Europea.
(1-00297)
«Ravetto, Fugatti, Scandroglio, Bernini Bovicelli, De Girolamo, Gioacchino Alfano, Marsilio, Del Tenno, Frassinetti, Di Biagio, Maran».