• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/05172 LARATTA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: in seguito all'arresto del boss della mafia Mimmo Raccuglia, alcuni agenti...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05172 presentata da FRANCESCO LARATTA
mercoledì 25 novembre 2009, seduta n.252
LARATTA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:

in seguito all'arresto del boss della mafia Mimmo Raccuglia, alcuni agenti della squadra «catturandi» della Mobile di Palermo, hanno affermato - secondo quanto riportato da Repubblica del 17 novembre 2009 - «Non chiamateci eroi perché arrestiamo i boss latitanti; questo è il nostro lavoro. Piuttosto, chiamateci eroi perché siamo dei dipendenti statali che pagano di tasca propria per lavorare al meglio»;

da mesi, da più parti d'Italia viene segnalato ai parlamentari e agli organi di stampa, che non ci sono soldi per le missioni fuori sede dei poliziotti impegnati in operazioni molto delicate e rischiose, come quelli, che in Sicilia hanno arrestato Raccuglia e prima ancora Lo Piccolo e Provenzano;

«i tagli al comparto sicurezza sono stati il peggiore ostacolo che i poliziotti hanno dovuto fronteggiare in questi mesi», (secondo quanto affermato da Franco Billitteri, segretario provinciale del sindacato di polizia Siap di Palermo;

i rimborsi per le missioni fuori dalle città sono ormai bloccati da mesi, gli straordinari vengono pesantemente decurtati o i rimborsi per i pasti durante le missioni arrivano con nove mesi di ritardo;

i tagli alle risorse destinati alla sicurezza hanno determinato che le indagini antimafia sono proseguite con i risultati di sempre, ma i poliziotti impegnati hanno dovuto anticipare le spese, provvedere a pagare di tasca propria, fare fronte con fondi personali a qualsiasi necessità, prevista ed imprevista, al fino di evitare di bloccare le indagini e di rinviare le operazioni in corso. In sostanza, i poliziotti impegnati, non solo hanno prestato il servizio dovuto con grande impegno, coraggio, passione, ma hanno dovuto pagare anche le spese e i costi delle stesse operazioni;

ai dipendenti di uno degli uffici più efficienti d'Italia - la sezione catturandi di Palermo - è stata pagata solo la metà della voce produttività del 2008;

gli stessi hanno dovuto attendere due anni per vedere in busta paga gli straordinari fatti sulle montagne di Corleone a caccia di Provenzano. E altri due anni per gli straordinari dopo l'arresto di Lo Piccolo;

agli stessi poliziotti della catturandi di Palermo, è stato pagato soltanto il 50 per cento della somma prevista per gli straordinari effettuati, come ha denunciato il Siap -:

se quanto esposto in premessa risponda a verità e come il Governo ritenga immediatamente di agire al riguardo.
(4-05172)