Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/02122 BRAGANTINI, FUGATTI, MONTAGNOLI e NEGRO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il comma 1...
Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-02122 presentata da MATTEO BRAGANTINI
mercoledì 18 novembre 2009, seduta n.249
BRAGANTINI, FUGATTI, MONTAGNOLI e NEGRO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
il comma 1 dell'articolo 73 della legge 22 aprile 1941, n. 633, stabilisce che «il produttore di fonogrammi, nonché gli artisti interpreti e gli artisti esecutori che abbiano compiuto l'interpretazione o l'esecuzione fissata o riprodotta nei fonogrammi, indipendentemente dai diritti di distribuzione, noleggio e prestito loro spettanti, hanno diritto ad un compenso per l'utilizzazione a scopo di lucro dei fonogrammi a mezzo della cinematografia, della diffusione radiofonica e televisiva, ivi compresa la comunicazione al pubblico via satellite, nelle pubbliche feste danzanti, nei pubblici esercizi ed in occasione di qualsiasi altra pubblica utilizzazione dei fonogrammi stessi. L'esercizio di tale diritto spetta al produttore, il quale ripartisce il compenso con gli artisti interpreti o esecutori interessati»;
SCF è il consorzio che gestisce in Italia la raccolta e la distribuzione dei compensi dovuti agli artisti e ai produttori di cui al già citato articolo 73 della legge n. 633 del 1941, è un consorzio privato composto dalle maggiori case discografiche e gestisce i diritti di decine di migliaia di artisti ed interpreti;
gli articoli 180 e 180-bis della medesima legge n. 633 del 1941 stabiliscono che deve essere la SIAE l'ente esclusivista a incassare il diritto d'autore inteso in senso lato, distribuendolo poi tra gli aventi diritto; l'esclusiva della SIAE trova giustificazione nell'intento di evitare il proliferare di una miriade di associazioni (musicisti, arrangiatori, attori, discografici, e altri), che, trasformandosi in esattori diretti del «diritto connesso», avrebbero reso il settore del diritto d'autore praticamente ingestibile;
la SCF, sebbene sia una società privata, consta agli interroganti che utilizzi per le attività di controllo presso le emittenti radiofoniche locali, la Guardia di Finanza -:
per quale motivazione la SCF proceda direttamente la riscossione dei diritti connessi a quello d'autore, di cui all'articolo 73 della legge n. 633 del 1941, e non sia la SIAE a riscuotere tutti i diritti procedendo poi alla loro ripartizione tra gli aventi diritto ed in base a quale legittimazione a SCF possa utilizzare la Guardia di Finanza per i controlli e le verifiche connesse ai diritti presso le emittenti radiofoniche. (5-02122)