Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/02212 COMPAGNA, ESPOSITO, FASANO, PARAVIA - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell'economia e delle finanze e per i beni e le...
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Testo della risposta scritta
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-02212 presentata da LUIGI COMPAGNA
giovedì 5 novembre 2009, seduta n.274
COMPAGNA, ESPOSITO, FASANO, PARAVIA - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell'economia e delle finanze e per i beni e le attività culturali - Premesso che:
il Comune di Salerno, in presenza di un'area demaniale marittima, cosiddetta di "Santa Teresa", con numerose costruzioni demaniali, regolarmente utilizzate da concessionari, avrebbe abbattuto tali costruzioni in ragione di un rischio sanitario, determinando così una notevole perdita di beni e di entrate all'erario;
lo stesso Comune, in seguito alla "tabula rasa" determinatasi nell'area demaniale marittima, benché questa fosse caratterizzata dal vincolo di inalienabilità e di possibile utilizzazione per servizi pubblici, avrebbe invece previsto nel piano urbanistico comunale (PUC) che la stessa area, definita "edificabile", potesse accogliere un edificio ad uso privato per residenze di lusso;
il piano urbanistico attuativo (PUA) avrebbe confermato la previsione di detto edificio per tale area determinando, con una variante al PUC, la preventiva realizzazione dell'edificio residenziale privato;
detto edificio risulta già essere stato progettato dall'architetto catalano Ricardo Bofill in forma semicircolare del diametro interno di 180 metri ed altezza di 30 metri, tale da occludere a giudizio degli interroganti, come per l'edificio di Punta Perotti a Bari, la storica relazione e la visuale tra città antica e mare, danneggiando in maniera irreparabile l'iconografia della città storica;
a quanto risulta agli interroganti l'autorizzazione paesaggistica al PUA comprendente detto progetto si è consolidata per effetto della decorrenza del termine di 60 giorni in cui la Soprintendenza preposta doveva esprimersi e, in conseguenza di tale modalità di approvazione, ad opinione degli interroganti, anomala, la stessa Soprintendenza ha poi rilasciato il nullaosta all'edificio progettato dall'architetto Bofill in quanto congruente con il PUA, proprio autorizzato e mai esaminato;
in seguito ad istanza di acquisto all'autorità del demanio dell'area interessata dal fabbricato residenziale da parte del Comune di Salerno, datata 12 gennaio 2007, l'area, con una procedura che a quanto risulta agli interroganti vedeva l'assenza, nel sopralluogo preventivo e nella conferenza dei servizi, dei rappresentanti dell'ente Regione e del Ministero dell'Ambiente, non debitamente convocati, veniva sdemanializzata e venduta al medesimo Comune per circa 11 milioni di euro;
a quanto consta agli interroganti lo stesso Comune avrebbe concesso i diritti edificatori, e in un certo senso venduto, una piccola parte dell'area ad un privato, per una cifra superiore a quella determinata per l'acquisto dell'intera area;
nell'area sono iniziati i lavori appaltati dal Comune, finanziati dalla Cassa depositi e prestiti, di un parcheggio interrato interno all'emiciclo del futuro edificio;
a tal fine è stata prevista la deviazione del torrente Fusandola, cui si deve già una disastrosa alluvione che risale al 1954;
dallo scavo, alla profondità di circa 1,5 metri, è emersa acqua del mare mista a quella torrentizia proveniente dalla collina del centro storico retrostante, tale da provare come non tutte le acque di defluivo confluiscano nel torrente Fusandola che sarà, quindi, deviato;
l'area quindi ad avviso degli interroganti non poteva essere sdemanializzata essendo ancora caratterizzata da una estesa base di acque, tale da non consentire l'elevazione di volumi eccessivamente ingombranti e pesanti, quale sarebbe il mastodontico edificio lungo 300 metri ed alto 30 metri previsto;
l'elevazione di detto edificio, oltre a porre in pericolo l'edificio stesso, determinerà, limitando con le sue fondazioni il deflusso delle acque, forti rischi per gli edifici a monte, tra cui una scuola elementare con annesso istituto nautico,
si chiede di sapere, alla luce di quanto premesso, se il Governo non ritenga, nell'ambito delle proprie competenze, alla luce di quanto premesso, di verificare: a) la sussistenza del titolo demaniale marittimo dell'area, di Santa Teresa, posta interamente sull'acqua marina e torrentizia; b) il rischio geologico ed ambientale che potrebbe derivare dalla costruzione nell'area dell'immenso edificio previsto; c) se sia stata trasparente e corretta la procedura di sdemanializzazione cui potranno ascriversi gli irreversibili danni che l'edificio progettato determinerà; d) come il Comune di Salerno abbia risarcito l'erario per i numerosi volumi demaniali abbattuti; e) se il Comune di Salerno, avendo esercitato il diritto di prelazione, abbia davvero onorato l'opzione di acquisto, o non fosse invece da valutare l'eventualità, permanendo la volontà della vendita, di ricorrere al bando pubblico
(4-02212)