Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/01981 GRIMOLDI e MOTTA. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
in data 8 ottobre 2009 le autorità marocchine hanno sequestrato un gruppo di 7 difensori dei...
Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-01981 presentata da PAOLO GRIMOLDI
mercoledì 21 ottobre 2009, seduta n.236
GRIMOLDI e MOTTA. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
in data 8 ottobre 2009 le autorità marocchine hanno sequestrato un gruppo di 7 difensori dei diritti umani nell'aeroporto Mohamed V di Casablanca, Marocco, provenienti dall'aeroporto algerino «Alhawari boumedyan» con il volo numero AT561;
i difensori dei diritti umani sono:
ex prigioniero politico Ali Salem Tamek vice-presidente del Collettivo dei difensori Sahrawi dei diritti umani (CODESA), membro dell'Associazione marocchina dei diritti umani, sezione di Assa, e membro registrato con Frontline in Irlanda;
l'ex prigioniero politico e scomparso Brahim Dahane, Presidente dell'Associazione Sahrawi per le vittime di gravi violazioni dei diritti umani commesse dallo Stato marocchino (ASVDH);
l'ex prigioniero politico e scomparso Ahmad Anasiri, Segretario generale del Comitato Sahrawi per la difesa dei diritti umani di Smara/Sahara Occidentale e Presidente dell'Associazione marocchina de diritti umani, sezione di Smara;
l'ex scomparso sahrawi Daja Lachgar, membro dell'Ufficio esecutivo dell'Associazione Sahrawi per le vittime di gravi violazioni dei diritti umani commesse dallo Stato Marocchino (ASVDH);
l'ex prigioniero politico Yahdih Ettarrouzi, membro dell'Associazione marocchina dei diritti umani, sezione di Laayoune;
il difensore sahrawi dei diritti umani Presidente del Forum per la difesa dei bambini sahrawi, membro del CODESA e dell'AMDH, seziono di Laayouno;
il difensore sahrawi dei diritti umani Rachid Sahayar, membro del Comitato d'azione contro la tortura di Dalla, Sahara Occidentale;
tali difensori dei diritti umani sono stati sequestrati dai servizi segreti marocchini verso le ore 14.00 presso aeroporto, poco dopo che l'aereo sul quale viaggiavano era atterrato, mentre uscivano dalla porta principale dell'aereo;
secondo informazioni ricevuto dai loro collaboratori, i servizi segreti li hanno fatti salire su diverse macchine che si sono dirette in direzioni sconosciute; ciò fa pensare che l'aeroporto fosse completamente controllato dalla polizia marocchina;
è molto probabile che tale sequestro sia dovuto alla loro visita ai campi profughi sahrawi nel sud-ovest dell'Algeria od alla loro partecipazione a diverso conferenze e festival sui diritti umani in tutto il mondo;
le autorità marocchine, già nei giorni che hanno preceduto l'arresto, avevano cominciato una massiccia propaganda contro di loro sui mezzi di comunicazione marocchini, anche con l'ausilio di partiti politici marocchini ed eletti utilizzati dalle autorità marocchine;
con la risoluzione 1720 del 31 ottobre 2008 il consiglio di sicurezza delle nazioni unite ha fatto propria la denuncia dell'alto commissariato dell'ONU per il rispetto dei diritti umani in cui si evidenzia la risoluzione dei diritti umani da parte delle forze di sicurezza del regno del Marocco nei confronti del popolo saharawi;
l'alto commissario del UNHCR, Antonio Gutierrez, nel settembre del 2009 si è recato in visita ai campi dei rifugiati di Tindouf in Algeria, constatando la drammaticità delle condizioni in cui vivono i rifugiati saharawi;
i militanti sahrawi rischiano un'incriminazione per alto tradimento, un reato punito con la pena capitale;
il regime intende utilizzare la loro vicenda sul tavolo delle trattative in corso con il Fronte Polisario, per drammatizzare la situazione dell'irrisolta questione del sahara occidentale;
se il Ministro con urgenza intenda condannare fermamente l'arresto arbitrario ed illegale degli attivisti sahrawi, arrestati dagli apparati repressivi del Marocco, e chiedere la loro immediata liberazione, come tutti i prigionieri di coscienza che sono ancora nello carceri marocchine;
se il Ministro intenda sollecitare la comunità internazionale, le Nazioni Unite ed il suo Consiglio di sicurezza, l'Unione europea e l'Unione africana, ad agire rapidamente e senza esitazioni, esercitando forti pressioni sul Marocco per liberare i sette difensori e gli altri prigionieri politici sahrawi e affinché rispetti i diritti umani di tutti i civili. (5-01981)