Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/02025 MORRA - Al Ministro dell'interno - Premesso che:
il Comune di Foggia presenta una gravissima situazione finanziaria e amministrativa tale da aver spinto il nuovo Sindaco, ingegner Gianni...
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Testo della risposta scritta
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-02025 presentata da CARMELO MORRA
mercoledì 30 settembre 2009, seduta n.260
MORRA - Al Ministro dell'interno - Premesso che:
il Comune di Foggia presenta una gravissima situazione finanziaria e amministrativa tale da aver spinto il nuovo Sindaco, ingegner Gianni Mongelli, a costituire una task force per l'accertamento dei debiti a breve termine non previsti e non contabilizzati nei documenti di bilancio, che ha concluso il proprio lavoro con l'individuazione di debiti a breve (da pagare entro l'anno) pari ad oltre 50 milioni di euro, così come riportato da numerosi organi di stampa;
non paiono inseriti in tale massa debitoria aggiuntiva i debiti vantati dalle società municipali controllate dal Comune stesso che ammontano ad almeno altri 50 milioni di euro, come affermato da alcuni dei Presidenti delle stesse società partecipate;
i debiti a medio-lungo termine già in essere del comune di Foggia corrispondono ad oltre 291 milioni di euro (somma dei debiti di finanziamento, debiti di funzionamento, IVA, anticipi, debiti verso altri soggetti e altre passività, che includono altri debiti e ratei e risconti passivi);
il rapporto d'indebitamento, cioè il rapporto tra i mezzi di terzi ed i mezzi propri (patrimonio netto sommato ai conferimenti) è superiore ad 1;
sempre relativamente alla solidità patrimoniale dell'Ente, la situazione appare molto compromessa, considerato che, tenendo conto anche dei nuovi debiti individuati dalla task force relativamente all'esercizio finanziario 2008 (pari ad oltre 32 milioni di euro), i mezzi di terzi sono superiori ai mezzi propri ed il debito da funzionamento è pari all'incirca, ormai, alla metà dei mezzi propri;
nessuna analisi è stata fatta sulle cause che hanno portato alla situazione di difficoltà finanziaria né, tantomeno, alcun piano è stato presentato ad oggi per modificare le condizioni che hanno portato all'attuale situazione di difficoltà;
la città di Foggia vive una situazione di drammatica crisi: i decreti ingiuntivi sono all'ordine del giorno, l'amministrazione non è in grado di assicurare i trasferimenti finanziari dovuti alle società di servizi controllate e queste, non potendo pagare nemmeno gli stipendi ed i pezzi di ricambio, non assicurano giornalmente l'esecuzione dei servizi di pubblica utilità (raccolta dei rifiuti urbani, pulizia delle strade, trasporto pubblico, eccetera);
l'amministrazione comunale per questo ha ridotto drasticamente i servizi, dal sociale alle scuole, dallo sport alla cultura, mentre continuano gli sprechi dell'amministrazione comunale;
le condizioni di vita della popolazione, come impietosamente evidenziate da numerose ricerche riportate da autorevoli quotidiani, la pongono agli ultimi posti tra i 103 capoluoghi di provincia, riconoscendole uno tra i peggiori tenore di vita degli abitanti, evidenziando drammaticamente la sua posizione in relazione a ricchezza prodotta, qualità dell'ambiente, servizi della pubblica amministrazione, densità demografica, numero di protesti e di insolvenze;
particolarmente drammatica è la situazione delle controllate AMICA, società incaricata della raccolta dei rifiuti, ed AMGAS, la società addetta alla distribuzione del Gas, alle quali il Comune deve oltre 32 milioni di euro (rispettivamente 25 e 7 milioni di euro) e che sono costrette a "vivere alla giornata": pur avendo oltre 20 compattatori, l'AMICA è costretta a far raccogliere i rifiuti in tutta la città, quando le riesce, da due soli compattatori, poiché gli altri sono fermi per avaria e i fornitori dei pezzi di ricambio pretendono ormai, giustamente, solo il pagamento in contanti; l'Amgas Blu (società controllata addetta all'acquisto ed alla vendita del gas) è stata costretta a procedimenti ingiuntivi nei confronti del Comune controllante per tentare di farsi pagare il gas erogato negli ultimi anni per i servizi comunali. Essa è ormai in vendita da oltre un anno, ma, visti i registri contabili, nessun gruppo pubblico e/o privato vuole acquisirla;
la percentuale di raccolta differenziata nella città di Foggia è pari soltanto al 6,5 per cento del totale dei rifiuti;
la società dei trasporti urbani ATAF ha avuto, negli ultimi anni, un crollo di passeggeri e copre con gli incassi dei biglietti solo il 4,2 per cento delle spese mentre, considerando tutti i ricavi, copre a malapena il 9 per cento del totale delle spese;
l'indicatore di equilibrio finanziario per le tre società di servizi pubblici controllate (AMGAS, ATAF ed AMICA) è ben oltre il valore "1" per l'ATAF e l'AMICA, mentre è pari ad 0,89 per l'AMGAS,
ciò considerando si può certamente affermare che sia l'ente controllante (il Comune di Foggia) sia le società controllate hanno perduto ogni equilibrio finanziario;
la Sezione regionale di Puglia della Corte dei conti ha avviato più indagini conoscitive sullo stato delle finanze comunali e sulla gestione dell'ente;
come rilevato dalla Corte dei conti, il Comune ha ingenti residui passivi e cospicui residui attivi; la riscossione dei crediti è andata progressivamente scemando negli ultimi cinque anni, contribuendo non poco all'attuale situazione di quasi dissesto del Comune;
il Comune presenta un bilancio formalmente in pareggio ma, se si guarda al complesso delle attività ad esso riconducibili, emerge una situazione di gravissima difficoltà finanziaria, anche perché è opinione diffusa che esista un differenziale annuo di oltre 6 milioni di euro tra spese reali ed entrate reali,
si chiede di sapere se, il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno avviare immediatamente le procedure di competenza per inviare a Foggia una commissione ministeriale con ampi poteri di accertamento e indagine nell'ambito delle proprie competenze.
(4-02025)