• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/01772 TULLO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che: Poste SpA, prima della liberalizzazione prevista per il 2011, per evitare una concorrenza senza regole,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-01772 presentata da MARIO TULLO
mercoledì 16 settembre 2009, seduta n.215
TULLO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:

Poste SpA, prima della liberalizzazione prevista per il 2011, per evitare una concorrenza senza regole, operava per mezzo di agenzie di recapito concessionarie;

l'agenzia ARE di Genova, era una concessionaria per il recapito delle raccomandate;

nel 2007, su queste convenzioni, è intervenuto un memorandum costituito presso il Ministero delle telecomunicazioni tra le agenzie di recapito (TNT, Defendini, Romana recapiti, ARI, eccetera) e Poste italiane che delineava tre punti fondamentali:

la salvaguardia dei livelli occupazionali;

il mantenimento e il rafforzamento dei livelli di concorrenza;

la definizione di regole che accompagnino il processo di liberalizzazione dal 2011;

il memorandum in questione prevede appalti, attraverso gare europee, con contenuti che garantiscano la tenuta occupazionale attuale delle agenzie e l'impegno di tale tenuta anche all'interno di Poste italiane;

a Genova, Poste SpA, ha suddiviso il fatturato in tre lotti;

a giugno del 2008 sono stati aggiudicati alla ditta D'Angelo Carlo di Campobasso i lotti genovesi, con l'accettazione da parte di Poste dei requisiti presentati dalla ditta in oggetto, che rispondevano a quanto richiesto nel bando. Il passaggio graduale del fatturato è avvenuto direttamente con la prestazione dei dipendenti di ARE (49 lavoratori in totale con contratto a tempo indeterminato) che non hanno mai interrotto il loro rapporto di lavoro e con la richiesta da parte delle organizzazioni sindacali di passaggio del personale alla ditta che si era aggiudicata la gara;

tra le due società, D'Angelo e ARE, si è costituita inizialmente una società cooperativa, denominata A.C.T., che ha gestito l'appalto e il rapporto con Poste italiane, in seguito trasformatasi in consorzio agli inizi del 2009;

tale trasformazione ha compromesso i rapporti con Poste italiane portando prima ad una irregolarità, nei pagamenti da parte di Poste italiane e in seguito ad un recesso dall'appalto dal 1o luglio 2009 senza regolare preavviso e a tutt'oggi non sono ancora stati attivati gli strumenti di cassa integrazione per questi 49 lavoratori che si ritrovano senza lavoro e senza reddito;

risulta che Poste italiane abbia stipulato, prima del rinnovo dell'appalto, 50 assunzioni a tempo determinato con scadenza 31 ottobre 2009 -:

quali siano i tempi per l'emanazione di un nuovo bando di gara;

quali siano i motivi che hanno spinto Poste italiane ad effettuare 50 nuove assunzioni senza rispettare di fatto il memorandum del 2007 che obbligava l'assunzione del personale antecedentemente impiegato nell'appalto;

se saranno rispettati nel nuovo bando di gara le clausole previste dal memorandum ai fini della tutela dei livelli occupazionali preesistenti. (5-01772)