Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
C.4/01544 PEZZOTTA, MISIANI, SANGA, CIMADORO, PIFFARI e ROTA. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso...
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata martedì 23 giugno 2009
nell'allegato B della seduta n. 191
All'Interrogazione 4-01544 presentata da
SAVINO PEZZOTTA
Risposta. - Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame e sulla base degli elementi forniti dalle direzioni generali competenti e dal ministero del lavoro, si comunica quanto segue.
La crisi economica finanziaria, intervenuta in tutti i mercati mondiali, sta investendo anche il comparto della moda e, in particolare, il settore del tessile, dell'abbigliamento, delle pelli, del cuoio, delle calzature e degli occhiali. Impatto aggravato dal fatto che le imprese del sistema «Moda» ricoprono un ruolo fondamentale per il sostegno produttivo (circa 70 miliardi di euro di fatturato di cui oltre il 50 per cento di export) ed occupazionale (circa 800 mila addetti) che apportano a tutta l'economia italiana.
Per questi ed altri motivi, il Governo è intenzionato a sostenere e velocizzare, il più possibile, gli interventi a sostegno del comparto. Fermo restando i limiti di finanza pubblica, facendo particolare attenzione a non adottare misure indirizzate ad un solo settore ed evitando, pertanto, di entrare nella logica degli aiuti di Stato, il Ministero dello sviluppo economico ha istituito il tavolo di iniziativa per le piccole e medie imprese (PMI), in attuazione dello Small Business Act, avendo promosso, inoltre, uno specifico «Tavolo sulla Moda».
L'obiettivo che si sta perseguendo è la salvaguardia di un settore fondamentale del «made in Italy» e la creazione di condizioni che consentano, alle imprese del comparto, di presentarsi più competitive sui mercati internazionali.
In questi giorni si stanno, pertanto, individuando le possibili linee di intervento, condivise con tutte le categorie interessate, con gli enti territoriali e le Camere di commercio, che si incentrano su due direttrici fondamentali.
La prima, consiste in misure indirizzate a tutto il sistema delle imprese e riguarda, essenzialmente, l'accesso al credito, la seconda, invece, contempla misure orientate allo specifico settore.
Per il sistema delle imprese si menzionano:
l'accesso al credito: con la legge 9 aprile 2009, n. 33, è stato dato l'avvio concreto del Fondo di garanzia per le piccole medie imprese, che può disporre complessivamente di 1,6 miliardi come dotazione finanziaria, per favorire l'accesso al mercato dei capitali e del credito soprattutto per le PMI ed esteso anche alle imprese artigiane;
la rimodulazione dei crediti bancari: è stato siglato, presso il ministero dello sviluppo economico, l'accordo tra Federcasse e Associazioni delle PMI per la rimodulazione dei crediti bancari, fino alla loro sospensione, se necessaria, per il 2009;
la destinazione di parte del diritto annuale delle Camere di commercio: si destinerà parte del diritto annuale delle Camere di commercio al sostegno dei consorzi Fidi e del credito alle imprese;
il fondo per i distretti e norme per le reti di impresa: nella già citata legge è contenuta la norma per la fiscalità di distretto e la definizione delle reti di impresa.
Le linee di intervento che il Governo, su proposta del Ministero dello sviluppo economico, sta approntando a difesa dello specifico settore tessile, anche al fine di essere più aderenti al cambiamento di scenario in atto, sono relative a:
progetti di innovazione industriale: si ipotizza una misura a valere sui residui del Fondo competitività e sviluppo, rivolta ad investimenti per lo sviluppo e l'industrializzazione di prodotti certificati in termini di ecocompatibilità, bio-compatibilità e sicurezza in linea con i più recenti indirizzi della Commissione europea;
fondo per l'innovazione tecnologica (FIT): per venire incontro alle esigenze delle imprese, soggette agli effetti del Regolamento Reach sulle sostanze chimiche pericolose, particolarmente sentite nel settore tessile, si firmerà, presumibilmente a breve, un decreto di attuazione per un apposito bando per progetti innovativi volti alla sostituzione di tali sostanze;
credito d'imposta per la ricerca e lo sviluppo: si sta studiando una circolare che possa consentire la detrazione dei costi relativi alla realizzazione di campionari e collezioni già in corso dell'anno.
Infine, si segnala che il Ministero dello sviluppo economico considera priorità politica, per la difesa del settore tessile, la lotta alla contraffazione. Tale fenomeno, caratterizzato da trasversalità, aggredisce non solo il citato comparto, ma gran parte del mondo produttivo, con ricadute negative sul piano economico, sociale, sulla salute e sulla sicurezza.
Con il provvedimento di riorganizzazione del Ministero dello sviluppo economico è stata, pertanto, istituita una specifica direzione generale per la lotta alla contraffazione diretta a rafforzare l'azione del ministero contro il citato fenomeno.
Grande attenzione sarà dedicata, anche, al tema del mantenimento dell'occupazione e, in particolare, di quella femminile. In tal senso, previo confronto con le altre amministrazioni interessate, si avvieranno gruppi di lavoro per verificare la possibilità di adattare misure alternative o integrative alle ordinarie procedure di mobilità collettiva già esistenti.
Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Stefano Saglia.